Maria Laura Rodot su La Stampa del 13/02/02 a pagina 12., 13 febbraio 2002
«Senza troppo clamore, con un’apparizione venerdì da Santoro, si è profilato il nuovo leader naturale della sinistra
«Senza troppo clamore, con un’apparizione venerdì da Santoro, si è profilato il nuovo leader naturale della sinistra. Le masse l’hanno già scelto da tempo; purtroppo gli intellettuali se ne vergognano e i dirigenti non sanno chi è. Perché non è Moretti, è Giorgio Panariello. Può contare su un enorme consenso; si è ripetutamente preso il pubblico di Mediaset; è autenticamente simpatico e ha, volendo essere molto nazionalpopolari e buone, un suo sex appeal; in un confronto televisivo di corna, gavettoni, barzellette e rutti è l’unico diessino dichiarato in grado di battere Berlusconi a mani basse. Potrebbe (addirittura) recuperare i revivalistici craxiani. Se Bettino rivendicava attributi, lui non fa che parlare del suo marsupio. E’ il Prodi che ci meritiamo, né più né meno, al momento» (Maria Laura Rodotà).