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 2002  febbraio 13 Mercoledì calendario

BALDWIN Alec Massapequa (Stati Uniti) 3 aprile 1958. Attore. Figlio di un insegnante, è il maggiore di sei fratelli: i quattro maschi scelgono di fare gli attori (gli altri sono Daniel, William e Stephen)

BALDWIN Alec Massapequa (Stati Uniti) 3 aprile 1958. Attore. Figlio di un insegnante, è il maggiore di sei fratelli: i quattro maschi scelgono di fare gli attori (gli altri sono Daniel, William e Stephen). Comincia in tv nel 1980, con la serie The Doctors. Premiato nel 1992 con un Tony Award per Un tram che si chiama desiderio. Sposata nel 1993 l’attrice Kim Basinger, divrozia da lei nel febbraio 2002: dalla coppia è nata una figlia, Ireland Eliesse (23 ottobre 1995) • «Arriva al successo alla fine degli anni ”80 grazie alla partecipazione a pellicole di registi del calibro di Jonathan Demme (Una vedova allegra... ma non troppo, 1988) e Tim Burton (Beetlejuice – Spiritello porcello 1988) e blockbuster come Caccia a ottobre rosso (1990) di John McTiernan o Malice – Il sospetto (1993) di Harold Becker. Ad alcune convincenti prove di inizio carriera (su tutte quella in Americani, 1992, di James Foley) seguono nel corso degli anni ”90 alcuni film di scarso successo che mostrano tutti i suoi limiti interpretativi [...]» (Cinema, a cura di Gianni Canova, Garzanti 2002) • «Nell’aprile del 2007 i media avevano dato per ”morta e sepolta” la sua carriera cinematografica, dopo che sui siti di tutto il mondo era rimbalzata la telefonata piena di insulti assai poco paterni (’piccola scrofa ingrata e sconsiderata”) che aveva lasciato nella segreteria di Ireland. Ovvero la sua unica figlia, allora undicenne, da anni al centro di un’aspra battaglia con l’ex moglie Kim Basinger per l’affidamento. Un anno e mezzo più tardi, il 50enne Alec Baldwin è riuscito a riscattarsi, riguadagnando un lustro e una visibilità che non aveva dalla fine degli anni ”80. Quando, prima del turbolento e rovinoso matrimonio con la Basinger, era riuscito ad imporsi come una delle star più gettonate di Hollywood grazie a film d’alto profilo quali Caccia a Ottobre Rosso, Alice e Americani. [...] è stato osannato dai giornali Usa dopo aver vinto il prestigioso Emmy Award (l’Oscar tv) per 30 Rock [...] il dietro le quinte di uno show tv stile Saturday Night live, che segue gli allori per Departed di Scorsese. [...] ha riempito la libreria Barnes & Noble di Manhattan quando ha presentato il suo primo, commovente libro: A Promise to Ourselves. A Journey Through Fatherhood and Divorce in cui racconta il proprio devastante divorzio per mettere sotto processo il sistema giuridico della famiglia ”una immorale industria a fini di lucro”. Dopo aver fatto il giro dei talk-show per l’obbligatorio ”mea culpa” pubblico alla figlia (’Ho meditato il suicidio per come ti avevo trattata”), l’attore adesso si rivolge all’America spiegando come, dietro la sua fama di ”testa calda”, si nasconde un padre emotivamente ferito. ”Quando si perde l’affidamento di un figlio, si viene privati di gran parte della magia insita nell’esperienza di genitori”, scrive nel libro. ”La consapevolezza che tua figlia stia assaporando la vita ed imparando nuove cose attraverso gli occhi di altre persone, ti farà soffrire terribilmente”. Nel libro Baldwin racconta della sua infanzia povera ma felice in una grande famiglia irlandese cattolica di Long Island, dov’era il secondo di sei fratelli. Ma lo fa per introdurre la ”Parental Alienation Syndrome” (Pas), la sindrome da alienazione parentale che l’affliggerebbe da anni. La tesi ha affascinato i docenti della Harvard Law School, che l’hanno invitato a tenere ben due seminari per elaborare il tema. Secondo alcuni media Baldwin sta solo cercando di ”ricrearsi una simbolica verginità” per realizzare il suo grande sogno: buttarsi in politica. [...] Quando il New York Times gli ha chiesto quale carica gli piacerebbe ricoprire, Baldwin ha risposto ”quella di governatore di New York”. Nella stessa intervista si è scagliato contro Schwarzenegger chiarendo che ”al confronto di Arnold, io sono Tocqueville”. [...]» (Alessandra Farkas, ”Corriere della Sera” 6/10/2008).