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 2002  febbraio 13 Mercoledì calendario

BALESTRA

BALESTRA Renato Trieste 3 maggio 1934. Stilista • «Tele-stilista, ormai sul piccolo schermo ogni due per tre […] ”Facendo questo mestiere ho avuto la grande fortuna di conoscere gente straordinaria, famosa, eccentrica, ho vissuto tante avventure...Una risale a qualche anno fa, quando mi invitò il sultano del Jaore. Tipo strano. Viveva e faceva il bagno con un serpente boa, possedeva la più grande collezione del mondo di diamanti rosa. Tutti allineati sugli scaffali nella camera da letto sorvegliata da soldati armati. Aveva 365 anelli preziosissimi, uno per ogni giorno dell’anno... […] Arrivai dalla regina di Thailandia con due aerei privati del presidente delle Filippine. Il secondo jet mi seguiva perché avevo dimenticato il passaporto... Per dire gli eccessi di lusso sfrenato di certi clienti d’alta moda... Ricordo ancora il matrimonio di Irene Marcos, simpaticissima figlia di Imelda. Aveva ordinato 7 abiti da sposa da altrettanti stilisti. Soltanto all’ultimo momento avrebbe deciso quale indossare. Quella sera a casa sua giocammo ai fantasmi, ridemmo come pazzi. Lei alla fine mi disse: ”Non svelarlo a nessuno, domani indosserò il tuo vestito con una ghirlanda di diamanti’. E così fece. I ricchi sono così, capricciosi, umorali. Se si pensa che la madre, Imelda, compra le tovaglie a dieci dozzine per volta, e non sa più dove mettere i suoi favolosi gioielli (ha il brillante più grosso del globo) che farebbero impallidire il forziere di Alì Babà, ci si rende conto che la sua mitica collezione di scarpe, al confronto, è una barzelletta”» (Antonella Amapane, ”La Stampa” 30/1/2003) • « la vera rivelazione di Chiambretti c’è. Ospite fisso del programma, si collega dalla sua casa romana e sulle note di Sex bomb compare il suo volto a tutto schermo. Scherza con Chiambretti, presenta i suoi invitati e non fa mancare la sua risata» (’Corriere della Sera” 28/10/2001) • Nel 2002 una breve e sfortunata collaborazione con Domenica in: « Prima gli hanno chiesto di fare la mummia, poi l’hanno mascherato da spaventapasseri […] Troppo per il principe della moda […] ”Perché gli accordi erano diversi. Un giorno mi telefona Mara Venier: ”Vorresti entrare nella mia squadra?”. Domenica In è talmente importante, le rispondo, che avrei pulito perfino il pavimento […] Gli autori ci vedevano, con Little Tony e Stefano Masciarelli, come i tre moschettieri. A me spettava il ”Tè delle cinque’, conversazione con Mara su temi vari con un filo d’ironia. Poi mi dicono che si sarebbero unite Moira Orfei e Silvana Pampanini. Sono molto simpatiche, ma saremmo finiti a fare ”Domenica Inps’! […] Mi hanno chiesto di presentarmi tutto fasciato come una mummia, portato in studio dai carabinieri, poi mi avrebbero tolto le garze e sotto i reperti archeologici sarei spuntato io. L’ironia è un sorriso, ma quando ridi sguaiatamente si cade nella farsa […] L’unico che mi ha sempre apprezzato è Fabrizio Del Noce, il direttore di Raiuno. Mara come amica è fantastica, ma sul lavoro mi ha deluso, è un generale prussiano”» (Valerio Cappelli, ”Corriere della Sera” 5/10/2002).