Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2002  febbraio 13 Mercoledì calendario

Banks Tyra

• . Nata a Los Angeles (Stati Uniti) il 4 dicembre 1973. Modella. «Un fisico strepitoso sovrastato da un visino d’angelo. Non per niente viene continuamente inserita nella classifica delle donne più belle del mondo secondo la rivista ”People”. E’ conosciuta per aver partecipato al telefilm Will il principe di Bel Air e per il piroettante Le ragazze del Coyote Ugly, ma soprattutto per le numerosissime pubblicità, tra cui quelle per Ralph Lauren, Nike e Yves Saint Laurent e quelle in cui compare in lingerie sexy per Victoria’s Secret. Parole famose; ”Tutto quello che voglio è qualcuno che capisca la mia stupidità, ma che non sia così stupido come me”» (’Maxim”, n.1/2002). «Quand’era ragazzina era una spilungoncina secca e piatta, e mentre le sue compagne di classe già sembravano delle donnine e si facevano notare dai maschietti, lei si distingueva, al massimo, per la vivacità tutta infantile del suo comportamento a scuola. Poi, a 17 anni, quasi d’improvviso, si ritrovò con tutte le curve in regola e un sacco di pretendenti appiccicosi attorno. Ma non ebbe quasi nemmeno il tempo di coltivare, come avrebbe voluto, i suoi primi flirt, perché sulla sua avvenenza speciale qualcuno aveva già deciso di puntare. Si ritrovò così catapultata a Parigi a sfilare e a posare. Furono i nove mesi più duri della sua vita, senza amici, senza capire una parola di francese, depressa, estranea alla città: i soli luoghi che frequentava dopo il lavoro erano McDonalds e Burger King, tanto per respirare aria di casa. Poi l’incontro con Gilles Bensimon, il creativo di ”Elle”, le cambia la vita e da una delle tante diventa una modella importante. A dire il vero, appena la vede partecipare al casting per la copertina del magazine, Bensimon viene preso da una crisi isterica: ”Chi è questa brutta ragazza? Non la voglio sulla mia rivista, mandatela via!”. ”Ma il giorno dopo, lui stesso mi mandò a chiamare e mi scelse per la copertina di ’American Elle’”. Ricorda adesso lei. Con un biglietto da vista così, comincia a lavorare per Ferré, per Lagerfeld, per Saint Laurent, e da allora non si è più fermata [...] ”Il guaio è che gli uomini che mi fanno il filo mi vorrebbero vedere come sono quando appaio in una pubblicità o sui giornali. Quando scoprono che sono una donna normalissima, si fanno prendere dal panico e mi rifiutano!”» (Gianni Passavini, ”Maxim”n.7/1999).