Varie, 13 febbraio 2002
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Baroni Alex
• Milano 22 dicembre 1966, Roma 13 aprile 2002. Cantante • « sempre stato una di quelle rare e civili persone che non rompono le scatole a nessuno, uno di quei musicisti garbati e intelligenti che fanno il loro lavoro tranquillamente, scelgono una strada, la seguono e magari a un certo punto cambiano percorso anche se sanno bene che, al contrario di ciò che succede a mille one night star baciate dalla fortuna sebbene non abbiano assolutamente nulla da dire, il rischio è di cadere dalla cresta dell’onda. Sì, Alex oltre che bravo è sempre stato un musicista elegante, che non si atteggia a divo, che ha con tutti, anche coi semplici conoscenti, un rapporto aperto, sincero, generoso. Ci si nasce, con un carattere così? Forse, ma è anche la vita che aiuta a costruirselo. E lui, già dotato di un timbro vocale profumato di soul, personale e facilmente riconoscibile, ha lavorato per anni nei piano bar e dietro le quinte facendo il corista o l’arrangiatore. Della sua carriera vanno ricordati l’esordio a Sanremo con Cambiare (che nel ’97 gli fruttò il premio della giuria di qualità e il premio Volare), il ritorno nel ’98 (con Sei tu o lei), la sua grande disponibilità alle collaborazioni con altri artisti (da Renato Zero a Sting, da Rossana Casale agli Earth Wind & Fire), il grosso successo europeo di un’antologia dei suoi hit, Onde, fino all’album Ultimamente e al bellissimo singolo Il pavimento liquido. Altra cosa importante: Baroni ha sempre avuto un grande rispetto per la musica, amava i Beatles e con Massimo Di Cataldo e l’Orchestra Sinfonica Abruzzese aveva proposto al teatro Sistina Beatles Forever, un gustoso e saporito viaggio fra le composizioni di Lennon & McCartney. Se a chi non l’ha conosciuto personalmente non bastassero le sue canzoni, un bel ritratto di Alex sono le recenti parole che ha dedicato a fan e amici nel suo sito www.alexbaroni.it, parole che spiegano meglio di mille interviste il suo approccio alla vita: ”...adesso sto lavorando, sto pensando, sto scrivendo, sto cantando, sto cercando di essere sempre me stesso e di far uscire da me qualcosa di nuovo...”» (Fabrizio Zampa, ”Il Messaggero” 26/3/2002).