Varie, 13 febbraio 2002
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BARTHEZ Fabien Lavelanet (Francia) 28 giugno 1971. Calciatore. Portiere della Francia campione del mondo nel 1998 e campione d’Europa nel 2000
BARTHEZ Fabien Lavelanet (Francia) 28 giugno 1971. Calciatore. Portiere della Francia campione del mondo nel 1998 e campione d’Europa nel 2000. Ha vinto una Champions League: con l’Olympique Marsiglia (1992/1993). Decimo nella classifica del pallone d’Oro nel 1998 e nel 2000 • «Numero uno in campo e fuori, ha avuto i primi grandi successi con l’Olympique Marsiglia, con cui ha sconfitto il Milan nella finale di Champions League del 1993. Amante della bella vita, brillante, ma ambizioso, nel 2000 ha lasciato il paradiso dorato di Montecarlo, dove era l’idolo dei tifosi del Monaco, per l’avventura inglese con il Manchester United» (L.V., Enciclopedia dello sport, Treccani 2002). «Detto Fabulous Fab quando gli andava bene e The clown quando - a Manchester - gli andava male. [...] Nato ai piedi dei Pirenei, silenzioso e malinconico, figlio di un buon giocatore di rugby, negli anni Novanta Barthez aveva trovato il suo piccolo paradiso in Costa Azzurra. Il portiere di Om e Monaco era un buon rallyista e un mediocre playboy (’siccome non frequentavo molte ragazze all’epoca dicevano che ero gay, fidanzato del principe Alberto”), ma fu capace di stupire tutti conquistando in poco tempo la Coppa del Mondo, la top model Linda Evangelista e la promessa di un posto da titolare al Manchester United. Finchè il destino (o chi per lui) non gli ha presentato il conto. A rate. Il primo giorno che è andato a Manchester in macchina ha sbagliato uscita in autostrada e si è ritrovato a Liverpool. Fosse stato superstizioso come Taffarel non ci avrebbe pensato un attimo a tornarsene di corsa in Francia, ma niente: kamikaze Barthez lo è anche nella vita oltre che sul campo, dov’è noto soprattutto per le uscite fuori area a rotta di collo. Poco dopo Linda Evangelista - espertissima di calcio, pare, e conosciuta in un night club di Saint Tropez durante una festa post-mondiale - l’ha lasciato perché odiava il cielo grigio di Manchester. Tre o quattro indimenticabili gaffe in campo hanno fatto il resto. L’ex icona della Francia campione del mondo (il bacio portafortuna sulla pelata!) oggi porta sempre la sua scaramantica maglia nera, ha qualche ruga in più e l’aria di uno che è scampato a un uragano. [...] C’è una linea sottile che divide il trionfo e la tragedia, il sublime e il ridicolo. E’ bianca, come la linea di porta» (Alberto Piccinini, ”il manifesto” 14/1/2004). «Ha raggiunto la dimensione della leggenda, tipo Niccolai per le autoreti e Maradona per il dribbling. [...] Finora era famoso per i baci che riceveva sulla testa pelata dal Blanc e per quelli domestici dalla moglie Linda Evangelista: ognuno poteva invidiare quelli o questi. Gli inglesi, che si divertono a sguazzare nel gossip, avevano stabilito un parallelismo tra le sue papere e le fughe di Linda dall’odiata Manchester. [...] Tutta la carriera di Barthez al Manchester è stata un insieme di prodigi e di fesserie. [...] Era stato presentato con la fama di migliore portiere del mondo, grazie al titolo di Francia ”98. Ma il suo stile clownesco, che lui ha estremizzato in Inghilterra, non è mai piaciuto al pubblico. [...] Si è costruito un personaggio: fuma, va a nuotare con i delfini, ha sposato una delle più belle top model degli anni ”90. Forse la porta gli va stretta, vorrebbe partecipare di più al gioco, come dimostrano le sue passeggiate a spasso per il campo. Ma tutto questo non è corrisposto da un rendimento tra i pali. [...] ”Non riesco a stare concentrato per 90’” ha confessato. Il pubblico è stato spietato: ”Date la palla a Barthez” cantavano i tifosi dell’Arsenal, estasiati dalle sue papere» (Corrado Sannucci, ”la Repubblica” 27/11/2001). «’Caro Gigi, sei molto forte ma Barthez è più forte di te”. Prima che il pelato più famoso di Francia diventasse il signore delle papere e del gossip, l’Avvocato stuzzicava così il suo uomo da cento miliardi di lire, Gianluigi Buffon. Campione del mondo (1998), campione d’Europa (2000), numero uno del Manchester United: per sentirsi legittimamente il miglior portiere del pianeta, a Fabien Barthez non mancava niente. Figlio di un giocatore di rugby [...] aveva ereditato il fascino rude e la velocità di sfondamento. Dall’esordio (nell’89 a Tolosa) alla Champions League (vinta nel ”93 con l’Olympique Marsiglia) in quattro anni. E poi due scudetti con il Monaco e due Premier League alla corte di Sir Ferguson, il baronetto che prendeva a scarpate in faccia il divino David Beckham e che si era stufato in fretta anche di lui, Fabien the fabulous Barthez. Comprato nel maggio 2000 per 12,5 milioni di euro e scaricato il 23 aprile 2003 dopo l’eliminazione del Manchester con il Real nei quarti della Champions League. L’epitaffio sulla carriera nei Red Devils lo scrisse proprio Ferguson: ”Se avessimo avuto un altro portiere, in semifinale ci saremmo noi”. Due papere fatali su due dei tre gol di Ronaldo nel match d’andata. Veloce nell’ascesa e veloce nel declino. Non un uomo di mezze misure, Fabien. [...] Chi lo conosce bene dice che non si è mai ripreso del tutto dalla rottura con Linda Evangelista. Più di un flirt estivo: dalla modella Barthez aspettava un figlio, perso dopo pochi mesi di gravidanza. Un amore nato a Saint-Tropez nella magica estate del ”98, quella del Mondiale: per Linda il portiere aveva chiuso con un passato di passioni volanti, come quella per la principessa Stéphanie di Monaco. [...]» (Gaia Piccardi, ”Corriere della Sera” 3/1/2004). «Dicevano che era finito, dopo che il Manchester United l’aveva spedito in tribuna, a forza di papere, e per otto mesi solo il ct Santini lo faceva giocare. Poi gli inglesi [...] lo hanno sbolognato all’Olympique Marsiglia e Barthez è rinato. Follie, bella vita, modelle, prodezze, gaffe e superstizioni. [...] Uno che va in campo con le mutande rosse portafortuna e prima della partita, da ormai dieci anni, si fa tagliare le maniche della maglia numero 16 dall’ex portiere (ma di palazzo) Diamantino Faria [...] Dopo il ”98 (il bacio di Blanc sulla sua pelata è ormai storia), Barthez ha fatto parlare di sé più sulle riviste di gossip, pur avendo vinto un Mondiale, un Europeo, una Coppa campioni e quattro scudetti tra Francia e Inghilterra. La sua relazione con Linda Evangelista è durata quattro anni: poi a lei non piaceva il cielo di Manchester e se n’è andata. Barthez s’è poi sposato con Ophelie Winter [...] cantante e modella, dalla quale ha avuto un figlio, Daniel [...] Ophelie era più che altro celebre per la precedente storia con Prince, del quale ebbe a dire: ”Ho scoperto Dio nelle 500 notti bollenti passate con lui”. Di Barthez non ha mai detto niente. Ma il re del porno francese, Marc Dorcel, voleva scritturarlo per un hard, se vale come attestato. Prima che gli venisse riconosciuta la fama di playboy, Fabien ha avuto anche quella di gay: quando giocava a Monaco si spettegolava addirittura di una liason col principe Alberto. Ma i Ranieri per lui non avrebbero segreti, visto che dopo gli sono stati attribuiti flirt sia con Stephanie (fu indicato nella rosa dei possibili padri del figlio) sia con Caroline: ”Sono sempre pronto a far casino: per questo piaccio alle donne anche se sono brutto”. Nato ai piedi dei Pirenei [...] e figlio di un giocatore di rugby, Barthez è stato anche un buon rallysta: ”Il rischio è il mio mestiere” [...] ha da sempre una giusta ambizione: ”Voglio essere ricordato come un grande, non come un clown”» (Emilio Marrese, ”la Repubblica” 17/6/2004).