Varie, 13 febbraio 2002
BASSETTI
BASSETTI Marco Varese 10 luglio 1957. Produttore tv. Patron della Aran Endemol (importatore di format come Grande Fratello e Survivor). Dal 1999 è sposato con Stefania Craxi, figlia del defunto leader socialista Bettino. «Dietro i modi educati e la profonda conoscenza dei meccanismi che governano le scelte Rai e Mediaset si cela, secondo gli estimatori, un’indiscussa indole manageriale e, secondo i suoi numerosi avversari, una particolare abilità nel far di conto (economico) […] Le sue vicende esistenziali e professionali, intimamente legate, hanno conosciuto gli alti e bassi delle montagne russe. Entra nel business del piccolo schermo diventando socio, a metà Anni Ottanta, di Stefania Craxi e dell’allora di lei marito nella Italiana Produzioni, struttura che finirà al centro di incandescenti polemiche perché destinataria di appalti da parte della seconda rete Rai, quella in quota Psi […] A troncare i ”se” e i ”ma” fu il buio di Tangentopoli […] ”Basti pensare che per un anno non sono più entrato alla Rai” […] Trovò un aiuto in un gruppo australiano, Grundy […] Il tutto potendo contare sui buoni rapporti mantenuti con il capostruttura di Raiuno Mario Maffucci (che dà il via libera a Per tutta la vita e a Beato tra le donne), al direttore di Raidue Carlo Freccero (che si accaparra Furore) e a Giovanni Minoli (che varerà la prima soap-opera made in Italy, Un posto al sole). ”Così abbiamo cominciato a risalire la china, e per meriti soltanto nostri” […] Quando poi la Grundy viene acquisita dall’inglese Pearson, l’Aran sceglie di allearsi alla Endemol, che ha in portafoglio una serie di programmi, da ultimo Il grande fratello, che diventano format esportabili in tutto il mondo”» (Antonello Piroso, ”Specchio” 14/10/2001). «’Il nome della società è quello dell’isola a nord dell’Irlanda dove nel 1934 Robert Flaherty girò il suo bellissimo film L’uomo di Aran sulla dura vita dei pescatori. Un luogo ancora oggi incontaminato e selvaggio. Io e Stefania ci siamo stati e ci è piaciuto molto. E così ne abbiamo usato il nome” […] Appassionato di calcio e tifoso del Torino, ama passare i weekend con la famiglia nel casale di Orbetello dove la moglie e le figlie si dedicano all’equitazione. Anche lui andava a cavallo, ma dopo un incidente che gli ha causato una frattura alla gamba e diversi postumi preferisce dedicarsi di più all’altra sua grande passione: la lettura, soprattutto saggi di storia e romanzi storici» (Dario Brunera, ”Capital” n. 2/2001).