Varie, 13 febbraio 2002
BERIA
BERIA DI SALE D’ARGENTINE Chiara Milano 31 maggio 1950. Giornalista. Della Stampa. Ex direttrice di ”Specchio” • «Sale è il feudo di famiglia in Piemonte e d’Argentine quello in Savoia […] Nasce da bei lombi. La mamma è Vallardi, gli indimenticati editori meneghini. Il babbo, magistrato vecchio Piemonte, fu procuratore generale di Milano […] Dopo il liceo pensava di darsi allo sci e oziò nella villa paterna a Courmayeur. Poi ha scelto di lavorare a Milano in una galleria d’arte. Il 1968, per lei, è l’anno del debutto al ballo della Crocerossa. Si sentiva estranea al casino che la circondava […] Ha sempre votato ”o Pri o Pli o per il socialista Tognoli come sindaco di Milano”. Non accenna invece a Claudio Martelli che conosceva bene. Di terrorismo si occupa quando, raccomandata da un cugino, entra a ”Panorama”. Ci sta 13 anni, diventa famosa ed è contesa. La prendono prima le tv di Berlusconi, poi ”L’Espresso”, infine ”La Stampa” » (Giancarlo Perna, ”Capital” n. 6/2001). «Andai a Londra a studiare l’inglese. A Londra scoprii la musica, la moda, la libertà. Per una ragazza italiana abbastanza carina era una pacchia. In giro c’era un’energia pazzesca. Ero entrata in un circuito di grandi amiche e amici, come Emma Bini che poi è stata la compagna di Philippe Leroy. Ricordo i suoi grandissimi occhi neri e la serata straordinaria che mi fece passare insiema a Brian Jones, un tappetto vestito di velluto turchese con stivali coi tacchi alti, Keith Richards, Sharon Stone, Peter Sellers, Roman Polanski […] Poi tornai a Milano, nell’autunno 1969 […] I fascisti mi avevano soprannominato la Contessa Rossa. Rossa io? Poteva essere comunista una con la mia storia familiare?» (Claudio Sabelli Fioretti, ”Sette” n. 41/1999).