Varie, 14 febbraio 2002
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Bezos Jeff
• Albuquerque (Stati Uniti) 12 gennaio 1964. Imprenditore. Laureato a Princeton in ingegneria elettronica e computer science. Dopo aver lavorato a Wall Street negli hedge funds, nel 1995 ha fondato Amazon (leader nel commercio di libri on-line) • «Ha una risata esplosiva. La si sente ovunque, su e giù per i tre piani dell’edificio squalliduccio di Seattle che ospita le scartoffie e i computer della sua società […] Nella primavera del 1994 era già da due anni il più giovane vicepresidente della società finanziaria D.E. Shaw & Co. di New York, per la quale aveva ideato un sofisticato hedge funds. Tra gli aneddoti apologetici che punteggiano la sua biografia (del tipo a tre anni fu scoperto dalla mamma mentre smontava la culla per trasformarla in un lettino) c’è anche quello sull’ideazione fortuita di Amazon: il giovane e annoiato finanziere si divertiva a scorrere le pagine internet quando fu colpito dalla notizia che gli utenti della rete crescevano del 2.300 per cento all’anno. Era lì, si disse, il business del futuro. Si fece due calcoli e mise giù una listina di 20 prodotti ideali. Li ordinò a seconda della vendibilità su internet. E si decise per i libri. Salutò i finanzieri di Wall Street, intascò una sostanziosa buonuscita e si gettò on the road. Al volante mise la moglie MacKenzie, che risulta essere una scrittrice e che di sicuro è una donna paziente: ormai miliardaria, accetta ancora di vivere nel quasi-monolocale di Seattle pure in affito perché Jeff non ha tempo per i traslochi. Mentre MacKenzie guidava, Jeff buttava giù sul laptop un business plan da sottoporre ai finanziatori. Seattle sembrava il posto ideale dove fermarsi: la Microsoft ne ha stimolato l’anima tecnologica e vicino, nell’Oregon, ci sono i depositi dell’Ingram book group. La prima sede è un classico: un garage di Bellevue. L’ironia è che per fare i colloqui con fornitori e dipendenti, scelse il vicino bar della libreria Barnes&Nobles. Nel luglio 1995 il battesimo della società, col nome propiziatorio del Rio delle Amazzoni che vanta la massima portata d’acqua del mondo: le ordinazioni sarebbero state un fiume in piena […] Amazon offre venti volte più libri che qualsiasi libreria del mondo. Comprare un libro è facile: la libreria è aperta 24 ore al giorno, sette giorni su sette e sta tutta sulla scrivania di chi compra. Il libro arriva a casa e costa meno che in negozio […] Niente spese di magazzino, contabilità semplificata, rese bassissime. Sono più alte, invece, le spese di marketing e, soprattutto, l’aggiornamento tecnologico […] Il suo più acerrimo nemico è Wall-Mart, enorme catena di supermercati statunitensi e maggior datore di lavoro privato degli Usa. Wal-Mart ha citato in giudizio Amazon accusandola di rapirle i manager per carpire i suoi segreti di marketing» (Valeria Palumbo, “Capital” n. 3/1999) • «[...] La risata è micidiale. Fermerebbe un treno, interromperebbe una cerimonia, farebbe impazzire una scuola, entusiasmerebbe un bar. [...] “Newsweek” l’ha paragonata al “grido di uno stormo di anatre canadesi che hanno assunto sostanze chimiche” [...]» (Beppe Severgnini, “Sette” n. 24/2000).