Varie, 14 febbraio 2002
BIANCO
BIANCO Enzo Aidone (Enna) 24 febbraio 1951. Avvocato. Politico. Eletto alla Camera nel 1992 e 2001, al Senato nel 2006 e 2008 (Pri, Margherita, Pd), ex sindaco di Catania (1988-1989, 1993-1997), ministro dell’Interno nei governi D’Alema I e II (1998-2000). Famosa una gaffe da ministro dell’Interno: fu immortalato da un fotografo dell’Ap mentre, in un locale tipico di Nevsehir (Cappadocia), faceva scivolare un dollaro nel reggiseno della danzatrice turca Canan Can • «Originario di Aidone (vicino a Carrapipi), il primo cittadino di Catania ha doppiato il suo mandato cavalcando l’onda antica del nuovismo. legato al potentissimo editore Mario Ciancio non chiama più Giorgio La Malfa da un bel pezzo, si sente spesso invece con Francesco Rutelli con cui vuole fare la listona europea per fregare D’Alema. Pensando di trasformare Catania in una nuova Barcellona, concede licenze edilizie per pub a tutti sicché la città oggi ondeggia su un mare di disagio intestinale scaricato malamente tra i reticoli dell’archeologia etnea e le protezioni delle ripetute colate laviche. La situazione è più-che-brancatiana: i gestori dei pub non hanno speso una lira per collegarsi alla rete fognaria comunale e aprono gli scarichi direttamente sul sottosuolo. Più che la lava, come canta Manlio Sgalambro, ”birra e urina si scambiano le parti”» (Pietrangelo Buttafuoco, ”Dizionario dei nuovi italiani illustri e meschini”, 3/10/1998) • «[...] siciliano di Aidone, è venuto a Catania a sei mesi [...] ha fatto la sua prima campagna in città alle elezioni del ”72, quelle dell’impennata del Msi [...] ha sposato la figlia di un medico catanese, Maria Antonietta detta Nanni, laureata in econometria e ritiratasi a seguire la figlia Giulia [...] cucina piatti siciliani (’Il migliore è la caponata in agrodolce: melanzane, mandorle, acciughe, miele di zagare, aceto e, fondamentale, il cioccolato”). Scapagnini è il padre di una dieta – « Primo giorno: solo acqua, a litri, e frutta. [...] si è arrabattato dietro vari leader, è stato segretario dei giovani repubblicani con Ugo La Malfa, ha organizzato scherzi a Spadolini (’Aveva lasciato le scarpe nere ministeriali fuori dalla camera d’albergo perché fossero pulite, noi le riempimmo di schiuma da barba; minacciò di espellermi dal Pri”) , seguito concerti con Visentini e la figlia musicologa Olga, ottenuto cinque minuti di applausi al congresso della Fgci di D’Alema intervenendo in difesa della linea della fermezza su Moro, litigato con Orlando ”mio fratello siamese e grande rivale”, retto il Viminale con Amato, seguito prima Prodi poi Rutelli. [...]» (Aldo Cazzullo, ”Corriere della Sera” 11/5/2005).