Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2002  febbraio 14 Giovedì calendario

BIGAGLI

BIGAGLI Claudio Montale (Pisa) 8 dicembre 1955. Attore. Tra i suoi film Mediterraneo (di Gabriele Salvatores, premio oscar come miglior film straniero) e La bella vita (di Paolo Virzì) • «Debutta in Al piacere di rivederla (1976) di M. Leto e diventa una presenza pressoché fissa nei film dei fratelli Taviani, da La notte di San Lorenzo (1982) a Kaos (1984) a Fiorile (1993) [...] è il tenente ”pittore” a capo della pattuglia di Mediterraneo (1991) di Gabriele Salvatores e l’avvocato Calvi in Pasolini, un delitto italiano (1995) di Marco Tullio Giordana [...]» (Cinema, a cura di Gianni Canova, Garzanti 2002) • «Un attore apprezzato e noto, toscano di un paese tra Prato e Pistoia chiamato Montale. Era il bersagliere di spalla a Benigni nell’indimenticabile episodio ”I militi” di Tu mi turbi, uno dei soldatini pacifisti e stralunati nel premio Oscar Mediterraneo di Salvatores» (Lietta Tornabuoni) • «Io vengo da una famiglia di artigiani tessili, mio padre lavorava negli stracci a Prato, e l’artigiano è uno che sa fare tante cose, che si gestisce da sé: ho pensato di poter fare altrettanto lavorando nei diversi campi dello spettacolo» • Di recente gli fanno fare soprattutto la parte del padre: «’Mi hanno dato una nuova popolarità. Davanti a casa mia c’è un liceo e, dopo il successo di Tre metri sopra al cielo, sono nel mirino dei ragazzi: mi vedono come un papà bonario. Non me l’aspettavo un successo tanto clamoroso. Mi piacciono tutti i film di genere. Il nostro cinema ha fatto malissimo a coltivare solo la commedia all’italiana come se non sapessimo fare altro [...] Lo riconosco, abbiamo fatto ottime cose, ma mi sembra che alla fine abbia bloccato la nostra crescita. Dovevamo liberarcene prima”. Se potesse scegliere, quale film vorrebbe interpretare? ”Una commedia alla Eric Romher, molto francese. O alla Oscar Wilde, molto inglese. Mi piace lo stile classico, dove, più che ridere, si sorride”» (’La Stampa” 14/12/2006).