Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2002  febbraio 14 Giovedì calendario

Che paura quel camice bianco e quel lettino. Ma forse sapere prima come si svolgerà la visita ginecologica può essere un buon modo per affrontarla con maggiore serenità

Che paura quel camice bianco e quel lettino. Ma forse sapere prima come si svolgerà la visita ginecologica può essere un buon modo per affrontarla con maggiore serenità. E allora sappiate che il controllo vero e proprio comincia solo dopo qualche semplice domanda (che potete leggere in fondo a questa pagina). «La prima parte della visita è comune sia a chi ha già avuto rapporti sessuali sia a chi invece non li ha ancora avuti», spiega Gloria Dolciotti. «Consiste in un’ispezione esterna degli organi genitali. In questo modo è possibile scoprire se hanno una conformazione regolare e se ci sono irritazioni. Per chi non ha vissuto ancora la prima esperienza, e se è tutto a posto, si passa direttamente alla fase finale della visita: la palpazione del seno per cogliere eventuali anomalie». Chi invece ha già vissuto la sua «prima volta» passa all’esame degli organi interni: il ginecologo verifica, attraverso una palpazione, che le ovaie e l’utero siano nella corretta posizione e abbiano giuste dimensioni. «C’è poi la visita con lo speculum, un piccolo strumento che, inserito nella vagina, permette di vedere il collo dell’utero su cui si esegue l’esame del pap-test (prelevando del materiale vaginale). Per concludere si passa alla palpazione del seno».