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 2002  febbraio 14 Giovedì calendario

Piccoli che crescono, che «gattonano», che cominciano ad affacciarsi al mondo... Ma per esplorarlo a modo loro finiscono, almeno una volta su due, in caduta libera! Chiamali se vuoi incidenti di percorso che sono proporzionali all’età di tuo figlio: l’esploratore in erba ruzzola giù dal letto

Piccoli che crescono, che «gattonano», che cominciano ad affacciarsi al mondo... Ma per esplorarlo a modo loro finiscono, almeno una volta su due, in caduta libera! Chiamali se vuoi incidenti di percorso che sono proporzionali all’età di tuo figlio: l’esploratore in erba ruzzola giù dal letto. Poi, più avanti, fattosi ragazzino inforca la bici o sfreccia sullo skateboard et voilà: bernoccoli e sbucciature diventano prassi quotidiana. Inutile farne un dramma. «Presi dal panico, molti genitori si precipitano con il bimbo al pronto soccorso. è un classico, ma per piccoli infortuni, tagli e mini contusioni, la situazione non lo richiede proprio. Molto meglio tranquillizzare il bimbo, se è spaventato, e intervenire con calma, prontezza di spirito e cure semplici ed efficaci. Senza improvvisare, ma con cognizione di causa», spiega il dottor Roberto Sangermani, pediatra dell’ospedale San Carlo Borromeo di Milano. Se vostro figlio ha battuto la testa ma non manifesta sintomi allarmanti (cioè non perde i sensi, non vomita, ma è vispo e arzillo come al solito) correre all’ospedale rischia insomma di sottoporlo a un ulteriore stress emotivo, oltre allo spavento. Senza contare la dose di raggi X non sempre giustificata dall’entità della botta. è importante allora valutare con lucidità il da farsi, magari con l’aiuto di una telefonata al pediatra, se proprio non sapete che pesci prendere. Premesso questo, ecco le regole di base da conoscere per intervenire correttamente su ferite, escoriazioni, colpi, scottature e altri guai di routine che possono capitare alla vostra piccola, vivacissima peste. Pronto soccorso per mini-ferite. Schegge o spine. Accade più spesso d’estate, ma può succedere anche d’inverno, in casa: camminando a piedi nudi, una spina si conficca nella pianta del piede. Bisogna estrarla subito, per evitare un’infezione. Usate una pinzetta (va bene quella per le sopracciglia). Se la spina si rompe in tanti piccoli frammenti, ogni due ore fate un impacco di polvere di argilla, sciolta in poca acqua: assorbirà le schegge. Sbucciature. Una curva più spericolata del solito e il ginocchio si è sbucciato? Pulite la zona con una garza sterile imbevuta di soluzione fisiologica. Se sotto la pelle resta un po’ di ghiaia o terra, usate un cotton fioc per rimuovere i corpi estranei. E ricordate di non coprire mai la sbucciatura: il contatto con l’aria renderà più rapida la guarigione. Bernoccoli e lividi. Ogni bambino ha «conosciuto» da vicino, almeno una volta, lo stipite della porta della sua cameretta. Risultato? Un bel bernoccolo con tanto di livido. Vi serve subito la borsa del ghiaccio, da applicare sulla parte per non più di venti minuti. Fate passare due ore, poi ripetete l’operazione. Il giorno dopo stendete sulla zona (dove sarà comparso un evidente livido blu) una crema a base di eparinoide o di arnica. Ustioni Voleva aiutarvi, novello Vissani, a preparare la pastasciutta. Ma il vapore bollente ha finito per «cucinare» la sua mano. Soluzione? Aprite il rubinetto dell’acqua fredda e mettete la parte scottata sotto il getto corrente. Quindi applicate una garza ad hoc, medicata grassa (si trova facilmente in farmacia). Cambiate la fasciatura ogni 4 ore e, appena la situazione migliora, ogni 3 giorni. Slogature L’aspirante Buffon ha fatto un tuffo un po’ scomposto per evitare un gol ed è caduto sul polso. Ora gli fa male e fatica a piegarlo. Applicate subito del ghiaccio e, dopo un quarto d’ora, stendete sulla parte una pomata a base di eparinoide. Fategli prendere un antinfiammatorio dopo i pasti. Se il dolore persiste e la zona si gonfia chiamate il medico: potrebbe trattarsi di un piccolo distacco osseo. Tagli La sua mania per il bricolage questa volta gli è costata un bel taglio sul dito. Nulla di profondo, ma bisogna disinfettarlo. Detergete la ferita con una garza sterile intrisa di soluzione fisiologica. Quindi usate qualche goccia di iodio povidone, un ottimo antisettico. Evitate i cicatrizzanti. Naturale toccasana per rigenerare i tessuti è anche la tintura madre di calendula (si trova in erboristeria): ne bastano poche gocce.