Salute di sorrisi e canzoni n. 34 Febbraio 2002 pag. 40-41, 14 febbraio 2002
Provate a pensare a un simbolo, uno solo, che faccia da marchio di fabbrica del nostro Paese. Se non vi è venuta in mente la pasta, cominciate a preoccuparvi
Provate a pensare a un simbolo, uno solo, che faccia da marchio di fabbrica del nostro Paese. Se non vi è venuta in mente la pasta, cominciate a preoccuparvi. Noi italiani, inutile ricordarlo, siamo un popolo di pastasciuttari, orgogliosi dei nostri spaghetti e incapaci di rinunciare a tagliatelle e sughetti di pomodoro. Dobbiamo pentircene? E come la mettiamo con la linea? Lo chiediamo a Giovanni Caldarone, nutrizionista e medico sportivo a Roma: «La pasta è un prodotto dalle elevate proprietà nutrizionali: ha un alto valore energetico, un discreto contenuto di proteine (11-12%) e una buona digeribilità». Assoluzione piena, dunque. E riabilitazione completa: «Al contrario di quello che si pensa, la pasta ha un modesto contenuto di grassi (0,3%)» prosegue Caldarone. Quindi, per non «rovinarla», l’abilità sta tutta nel cucinarla in modo corretto. Il che non significa solo indovinare il punto di cottura e ricordarsi di salare a dovere l’acqua, ma soprattutto fare gli abbinamenti giusti. «La pasta ha poche vitamine ed è squilibrata nel contenuto di sali minerali, dove si registra una netta prevalenza di potassio. Ecco perché l’aggiunta di altri ingredienti (carne, pesce, legumi, verdure e sughi vari) ne modifica in meglio il valore nutrizionale facendone un piatto unico davvero completo», continua Caldarone. E poi, oltre a soddisfare gola e palato, un bel piatto di fettuccine o farfalle comporta altri vantaggi nutrizionali importanti. «Innanzi tutto l’amido che contiene viene assorbito più lentamente, quindi prolunga l’effetto saziante, facendo sì che non venga fame tra un pasto e l’altro. Inoltre si digerisce con facilità e in modo più rapido rispetto a molti altri alimenti». Insomma: perché rinunciare a un qualsiasi prodotto della premiata ditta «spaghetti & Co»? Consumo medio annuo di pasta pro-capite, in kg, in alcuni Paesi del mondo: Italia 28 kg Usa 9 kg Francia 7 kg Russia 7 kg Canada 6,3 kg Germania 5 kg Spagna 4 kg Gran bretagna 2 kg