Giovanni Russo, ìOh, Flaiano!î, Avagliano editore, 14 febbraio 2002
Nato nel ’12 in Abruzzo, emigrato ragazzino a Roma con lo stesso treno che portava gli squadristi della Marcia, scoperto da Longanesi che lo spinge a scrivere il suo primo (e ultimo romanzo) e glielo pubblica (Tempo d’uccidere, uscito nel ’47), redattore capo del ”Mondo” di Mario Pannunzio, sceneggiatore per Fellini, autore di pièce teatrali, oggi Flaiano è ricordato e citato soprattutto come battutista folgorante
Nato nel ’12 in Abruzzo, emigrato ragazzino a Roma con lo stesso treno che portava gli squadristi della Marcia, scoperto da Longanesi che lo spinge a scrivere il suo primo (e ultimo romanzo) e glielo pubblica (Tempo d’uccidere, uscito nel ’47), redattore capo del ”Mondo” di Mario Pannunzio, sceneggiatore per Fellini, autore di pièce teatrali, oggi Flaiano è ricordato e citato soprattutto come battutista folgorante. Giovanni Russo, che lo conobbe nella capitale al suo apogeo, negli anni ’50 e ’60, tra Canova, Rosati e via Veneto, con questo libro, ne dà un quadro meno superficiale e consumistico. Giovanni Russo, giornalista, salernitano, è stato inviato del ”Corriere”, collaboratore del ”Mondo” di Pannunzio (dove ha conosciuto Flaiano), e ha scritto vari libri, tra cui L’Italia dei poveri, Perché la sinistra ha eletto Berlusconi, Lettera a Carlo Levi.