Varie, 14 febbraio 2002
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BONACCORTI Enrica Savona 18 novembre 1949. Attrice. Conduttrice tv •« una bellissima ragazza diventata adulta, ma entusiasta come una bambina
BONACCORTI Enrica Savona 18 novembre 1949. Attrice. Conduttrice tv •« una bellissima ragazza diventata adulta, ma entusiasta come una bambina. Ed è un’ex-bambina in divisa cresciuta in una Genova sui generis. Suo padre era un ufficiale di Polizia, ”e gli agenti erano i miei compagni di avventura, i miei sudditi, i miei fratelli maggiori. Quando non c’erano detenuti, la mia sala giochi era la camera di contenzione con il tavolaccio, andavo a scuola in camionetta, e quando prendevo la pagella, girava in processione per tutto il commissariato prima di finire sotto il naso di papà”. Aveva 6 anni e già scriveva poesie, ne aveva 10 quando era incerta se diventare attrice, medico o giornalista. Oggi, ha compiuto 33 di una carriera attraversata dal teatro, cinema, sceneggiature, come Cagliostro, parole per struggenti canzoni, come La lontananza, radio (Chiamata urbana urgente), televisione (chi non ricorda Italia sera? o Pronto chi gioca?), divulgazione scientifica. E in più è diventata una sorta di angelo custode degli animali, che da sempre fanno parte della sua vita (’I cani parlano e sorridono e soffrono proprio come noi. Ma al contrario di noi non tradiscono mai”). Soddisfatta? ”Soddisfatta è una parola grossa. Ho una grande riserva di energie ma sono anche malinconica, romantica, sentimentale, irrequieta. Soddisfatta, direi di no, piuttosto sempre in viaggio alla scoperta di quello che non so. Ma mai pensando al futuro: Enrica è oggi. Lo è sempre stata”. Amore? Amicizia? ”Elementi come l’acqua, e il sole”. La solitudine? ”Accompagna tutti noi che facciamo un mestiere pubblico: troppe valigie, troppo alberghi, troppo spazio - fisico e mentale - assorbito dal lavoro. troppe energie, così tante che ti sembra di non averne più per te, per costruire una famiglia...O per lo meno, io non ci sono riuscita. Ma grazie a Dio ho una figlia, bella fuori, dentro e di fianco, che è tutta la mia vita intima. Una figlia che ha capito la buona fede con sui sua madre ha fatto il suo percorso”» (Micaela Urbano, ”Il Messaggero” 20/7/2002) • «[...] Ho cominciato [...] alla radio Rai. Dal 1975 al 1981: albe, mattine, pomeriggi, notti, domeniche. Il mestiere l’ho imparato lì ed è stato indispensabile, dopo, per la Tv. Alla mia prima trasmissione, L’uomo della notte, era ospite il poeta Alfonso Gatto: ero emozionatissima. Avevo superato un provino come attrice, la mia prima professione” [...]» (Mauro Gaffuri, ”TvSette” n. 1/1998).