Varie, 14 febbraio 2002
BONI
BONI Chiara Firenze 27 agosto 1948. Stilista • «Occhi blu profondi, negli anni ’70 inventò la linea fatta in casa: ”You Tarzan Me Jane”. [...] Quartier generale a Milano, show-room nella prestigiosa via del Gesù, passione per le barche. [...] Si definisce di sinistra: ”Sono una figlia del Sessantotto”. E ideologicamente indipendente: ”Non ho mai fatto parte di un partito vero”. [...] ”Io sono ulivista, anzi: prodiana”. [...] Com’è diventata di sinistra? ”Durante gli anni della contestazione giovanile. La mia vera guida è stato mio marito, all’epoca studente di architettura a Firenze. Io venivo da una realtà molto borghese e avevo sempre immaginato il mondo come puro, immacolato. Invece i meccanismi non funzionavano proprio così”.[...] Negli anni Settanta i suoi modelli tenevano conto delle tensioni sociali, del femminismo... ”Diciamo che consideravo la moda anche come espressione liberatoria. Disegnavo magliette avanguardiste, provocatorie, come era il mio look. I miei amici si vergognavano di uscire con me. [...] La mia moda è griffata ma non deve sembrarlo. Io mischio sempre un pezzo di cinque anni fa con qualcosa di nuovo. A mette piace la donna che non si mette un logo per dimostrare qualcosa. [...] Penso che la moda sia lo specchio dei tempi e per quanto mi riguarda io resto convinta che femminilità e romanticismo debbano persistere. Senza esagerare» (Agostino Gramigna, ”Sette” n. 40/2001).