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 2002  febbraio 14 Giovedì calendario

Biografia di Barbara Bouchet

(è nata nel 1944 ma tutti scrivono 43)
• (Barbara Gutscher) Reichenburg (Germania) 13 agosto 1944. Attrice. «[...] attrice cult delle commedie sexy degli anni 70 e in seguito reinventatasi come insegnante di fitness e titolare di una Palestra ai Parioli, a Roma. Ha avuto un figlio a 45 anni [...] nella Cecoslovacchia occupata dal Terzo Reich, si è poi trasferita negli Stati Uniti dove ha lavorato come modella prima di approdare in Italia. A partire dal 1985 ha lanciato una serie di libri e videocassette di aerobica che hanno avuto un buon successo. [...]» (“La Stampa” 31/7/2007). «Ha solo il rimpianto che il cinema italiano non abbia più ruoli per una donna non più ventenne e non ancora settantenne, lei che, pur indimenticabile in La moglie in vacanza, l’amante in città, e L’anatra all’arancia, accanto a Ugo Tognazzi e Monica Vitti, aveva poi interpretato Su per le antiche scale con Marcello Mastroianni per la regia di Mauro Bolognini, e Rosso scarlatto accanto a Gregory Peck. Chiuse le palestre di aerobica a Roma, finito il ciclo di insegnamento ginnico in tv, la bella americana ormai naturalizzata italiana, dopo il matrimonio con il produttore Luigi Borghese, negli ultimi anni si è presa la rivincita a teatro. [...] “Ma se non c’è niente di carino sto benissimo a casa mia, in campagna” [...]» (Lucia Castagna, “Sette” n. 30/1997). «[...] dal cinema si era ritirata nel pieno fulgore, a soli 39 anni. “Ero stufa di fare la bambola sexy. Mi sono sposata, ho fatto due figli, poi mi sono dedicata al fitness, ho convertito le donne italiane all’aerobica. Un po’ come Jane Fonda... Ma poi la vita mi ha costretta a cambiare ancora. La separazione dopo 30 anni di matrimonio da mio marito (il produttore Gigi Borghese), il figli ormai grandi che fanno la loro vita... Mi son detta: torno al cinema. Ma non è stato facile. Ho dovuto ricominciare da capo. Particine da due o tre giorni, paga sindacale. Ho accettato tutto come fosse la prima volta. E ce l’ho fatta » [...] A coronare tanto impegno le lodi inattese di Quentin Tarantino, cultore sfegatato di Barbara e dei suoi film. “è’ stato molto gentile, mai me lo sarei aspettata. Mi ha rivalutata da viva. Non capita a molte”. […]» (Giuseppina Manin, “Corriere della Sera” 8/4/2008).