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 2002  febbraio 15 Venerdì calendario

Un gruppo di favolisti guidati da Karl-Heinz Barthels, farmacista nel villaggio bavarese di Lohr, dopo 17 anni di studi ha ricostruito la storia che ispirò la favola di Biancaneve: sarebbe vissuta realmente nel XVIII secolo a Lohr, paese sulle rive del Meno non lontano da Francoforte

Un gruppo di favolisti guidati da Karl-Heinz Barthels, farmacista nel villaggio bavarese di Lohr, dopo 17 anni di studi ha ricostruito la storia che ispirò la favola di Biancaneve: sarebbe vissuta realmente nel XVIII secolo a Lohr, paese sulle rive del Meno non lontano da Francoforte. Maria Sophia Margaretha Catherina von Erthal, questo il nome, figlia del principe Philipp Christoph von Erthal e di Maria Eva von Bettendorf, trascorse l’infanzia nel castello degli Erthal (oggi un museo). Dopo la morte della moglie, il principe sposò in seconde nozze Claudia Elisabetta von Reichenstein, la «crudele matrigna» della fiaba; la «dolce» Maria Sophia, in seguito a una forte varicella, rimase quasi cieca e «forse proprio per questo la gente del luogo parteggiò per lei, facendo la matrigna più cattiva di quanto fosse in realtà». Nella cittadina di Bieber, non lontana dal paese, c’erano numerose miniere d’oro e d’argento, piene di tunnel dove potevano lavorare soltanto persone molto piccole di statura, che di solito, per essere visibili, indossavano cappucci colorati: così è spiegata «l’invenzione» dei nani. Nel castello degli Erthal, inoltre, ancora oggi si conserva lo «specchio magico», giocattolo acustico molto in voga all’epoca, fabbricato a Lohr (celebre in tutta Europa per le manifatture di specchi e cristalli) e di proprietà del principe: sembra che l’oggetto fosse in grado di ripetere ogni parola di chi gli stava davanti. Altri studiosi sono riusciti a individuare i luoghi d’origine di altre fiabe dei Grimm («che ascoltavano osti e vecchiette, mogli di sarti e pasticcieri, soldati e imbroglioni»): Hoxter sarebbe il teatro originale di Hansel e Gretel, Ziegenhaln si è autonominata «Terra di Cappuccetto Rosso».