varie, 15 febbraio 2002
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• Walker Milton (Stati Uniti) 12 giugno 1924. Politico. Presidente degli Stati Uniti dal 1989, prima era stato il vice di Ronald Reagan. Nel 1992 fu sconfitto da Bill Clinton nonostante la vittoria nella guerra del Golfo (1991) avesse a lungo fatto sembrare certa la rielezione. Padre di Goerge W. «La data chiave della dinastia è il novembre1952, quando Prescott Sheldon Bush, banchiere, padre di Goerge Herbert Walker, venne mandato al Senato di Washington dagli elettori del Connetcicut. La fortuna politica ed economica di Prescott era nata e cresciuta sotto l’ombra protettiva di Averall Harriman, ambasciatore in Urss durante l’ultima guerra, governatore dello Stato di New York, consigliere della Casa Bianca. Un nome che ricorre spesso nelle biografie dei “potenti” americani. I due si erano conosciuti all’università di Yale dove anche George, nato nel 1924, studiò fino al 1948. Ma George Herbert Walker, appena laureato preferì lasciare il rassicurante New England e “tentare la fortuna” partendo per il Sud a bordo della Studebaker rossa regalatagli dal padre. Il Texas, il petrolio, la brillante carriera politica e diplomatica. Ancora una volta la storia di un giovane che gira le spalle al padre facoltoso e diventa miliardario dal nulla? Secondo Tarpley e Chaitkin, autori di una biografia dei Bush, George andò in Texas per curare gli interessi paterni nella Dresser Industries. La compagnia petrolifera Zapata che George H.W. Bush fondò nel 1954 e che ha reso miliardario lui e i suoi figli, fu acquistata col denaro di papà. Soldi non tutti di “provenienza nobile”, secondo gli autori del libro: profitti per forniture militari agli anglo-americani durante la Grande guerra, lauti guadagni con i fucili per gli zaristi, affari con la Germania nazista. Una tesi sempre respinta da George H.W. Bush che incurante degli attacchi degli avversari si candidò alla Camera dei Rappresentanti di Washington nel 1966. Vinse e da lì iniziò la sua ascesa politica: rappresentante americano all’Onu, presidente del partito Repubblicano, ambasciatore a Pechino, direttore della Cia, vicepresidente e presidente degli Stati Uniti» (Roberto Caramelli, “Il Venerdì” 20/11/1998).