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 2002  febbraio 15 Venerdì calendario

BUTTAFUOCO Pietrangelo Catania 2 settembre 1963. Giornalista. Scrittore • «[...] una delle firme ”storiche” del Foglio, prima di approdare a Panorama come editorialista

BUTTAFUOCO Pietrangelo Catania 2 settembre 1963. Giornalista. Scrittore • «[...] una delle firme ”storiche” del Foglio, prima di approdare a Panorama come editorialista. Premio Campiello per il romanzo Le uova del drago (edito da Mondadori) [...] volto di La7 [...] Giarabub (in onda la domenica alle 23.30), programma ”itinerante” in otto puntate [...] girate in luoghi con una forte connotazione simbolica ed estetica: dalle catacombe alle raffinerie, dai siti archeologici ai Grand Hotel. [...]» (R. Fra. ”Corriere della Sera” 12/572007). Nel 2007 ha condotto l’edizione estiva di Otto e mezzo (con Alessandra Sardoni) • «Ragazzotto missino fino al 1994 e che tuttora dice di sé: ”Mi sento più siciliano che democratico” […] ”Fascista non lo sono mai stato […] Quanto alla democrazia faccio un appello alle parole dell’unico vero interprete della democrazia esistente in Italia, Carmelo Bene: sostiene che ”la democrazia è condominiale’, cioè viene bene per rifornire d’acqua calda tutto il caseggiato”» (Andrea Marcenaro, ”Panorama” 25/11/1999). «’A me la destra sta stretta. Diciamo che sono cattivo”. In verità il solco gliel’ha tracciato Leo Longanesi, e la sua spada lo difende con estrema efficacia. Non polemizza, staffila» (Santi Urso, ”Tv7” n. 46/1998). «[...] La destra di Buttafuoco è quella – agli antipodi di An tanto quanto la sua Sicilia è distante dall’isola di Camilleri’dell’ardito armato, del legionario bisessuale, di Giò Stajano prototravestito, di Burri, Tumiati, Berto e Niccolai prigionieri in Texas nel ”Fascist criminal camp” che per sfregio non imparano una parola di inglese, di personaggi odiosi di cui però il romanziere avverte e talora restituisce il fascino: dallo squadrista Ettore Muti ”ucciso dai carabinieri come Pinocchio” alla protagonista delle Uova del drago, Eughenia Lembach, dea guerriera dell’eros, a metà tra gli amori di Venere con Marte e Helga la belva delle Ss. [...] ha iniziato su un quotidiano semiclandestino, Il Secolo d’Italia, firmandosi con un nome se possibile più terribile del suo, Dragonera. Poi ha proseguito con una piccola rubrica intitolata con understatement ”Il riempitivo”, in cui scriveva cose fascistissime ad esempio contro i girotondi (’a cosa servono tante mani allacciate quando ne basta una sola per impugnare il santo manganello?”) sul Foglio. Giornale che deve avergli perdonato il passaggio a Panorama, visto che ha lanciato Le uova del drago prima con una recensione del direttore Giuliano Ferrara, poi con una lunga serie di interviste entusiaste. [...] Prima ancora che Luca Canali salutasse sull’Unità l’avvento a destra di ”un cantore di alto livello letterario”, spingendosi a evocare Céline, Pound e Drieu de la Rochelle, il primo a elogiare Buttafuoco su un giornale di sinistra è stato Francesco Merlo, per quanto scettico sul pedigree politico del suo concittadino (’si è sentito dare del fascista tante volte, anche dagli amici, da convincersi di esserlo davvero”). [...]» (Aldo Cazzullo, ”Corriere della Sera” 27/11/2005). «[...] davvero sarebbe nero nero? Nerissimo, dicono tutti. Eppure, nell’intervista choc a Norberto Bobbio, anno 1999, dopo avere indotto il maestro dell’azionismo torinese a un clamoroso coming out sull’’eravamo tutti fascisti e ci vergognavamo di dirlo”, di fronte alla domanda del filosofo, ”mi spiega perché è fascista?”, lo spudorato rispose: ”Professore, confessione per confessione, io non sono fascista. Sono altro”. Ecco. ”Ho amato lo scandalo di chi gioca da fascista in questo dopoguerra perché è stata la prospettiva più inedita da dove ho potuto fare altro, diventare altro, per leggere e studiare in orizzonti altrimenti inaccessibili”. [...]» (Edmondo Berselli, ”L’espresso” 8/12/2005).