Valerio Pellizzari, Il Messaggero 12/2/2002, Alberto DíArgenzio, il manifesto 13/2/2002, 12 febbraio 2002
A Milosevic è attribuita la responsabilità ultima di 66 massacri perpetrati tra il 1991 e il 1999 dalle milizie serbe
A Milosevic è attribuita la responsabilità ultima di 66 massacri perpetrati tra il 1991 e il 1999 dalle milizie serbe. Nomi, età e sesso delle vittime sono meticolosamente elencati negli atti d’accusa. [5] All’inizio della lista delle vittime in Kosovo c’è una donna, Asslani Lute, trenta anni, uccisa a Racak il 15 gennaio ’99, alla fine un uomo di età sconosciuta, Vishi Milaim Misim, ucciso a Dubrava il 25 maggio ’99. Geoffrey Nice, vice del procuratore capo Carla Del Ponte, ha scelto tre storie emblematiche: una donna bruciata viva a Visegrad in Bosnia con la figlia appena partorita e altre 45 persone; un uomo di 58 anni rifugiatosi nell’ospedale di Vukovar in Croazia dove invece viene torturato brutalmente, una giovane kosovara violentata ripetutamente da alcuni soldati serbi.