Varie, 19 febbraio 2002
CAFU
CAFU Marcos San Paolo (Brasile) 7 giugno 1970. Ex calciatore. Forse il più vincente della storia: con il Brasile vinse i mondiali del 1994 e del 2002 e fu secondo nel 1998 (unico ad aver giocato tre finali consecutive). Con il San Paolo vinse la Coppa Intercontinentale nel 1992 e nel 1993, con la Roma lo scudetto 2001, col Milan quello del 2004 e la Champions League del 2007. Primi calci «con i miei tre fratelli e le mie due sorelle. Il pallone era fatto con i calzini appallottolati e messi uno dentro l’altro. Rompemmo il lampadario e mio padre ce le suonò» (Rita Sala, “Il Messaggero” 24/1/2002) • «Chissà se i tifosi brasiliani avranno ancora in qualche cassetto la maglietta che indossavano alcuni anni fa: “Io non ho convocato Cafu”. […] È il calciatore più presente nella storia della sua nazionale, ma ha sempre avuto un rapporto contrastato con la torcida, che lo accusava di difendere poco e crossare male. Poi, fondamentalmente, ha il “difetto” di essere di San Paolo, agli occhi dei brasiliani di Rio. […] Fu l’unico ad essere invitato a casa dal capo di Stato brasiliano dopo la vittoria nella Coppa America del 1997. Scaltro: è un leader naturale che sa tirare i fili dello spogliatoio, anche nelle questioni più delicate (come quelle economiche), senza mai uscire allo scoperto. Previdente: ha aperto una scuola calcio in Brasile ed esporta talenti [...]» (Emilio Marrese, “la Repubblica” 29/6/2002). Ha detto Alex Ferguson: «Ha due cuori, sennò non si spiegherebbe perché corre così tanto» (Andrea Sorrentino, “la Repubblica” 25/5/2005).