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 2002  febbraio 19 Martedì calendario

CANALIS

CANALIS Elisabetta Sassari 12 settembre 1978. Attrice. Conduttrice tv. Ex Velina di Striscia la notizia • «Quando fai un lavoro come il mio è normale che ti scelgano per la bellezza. Ma con il tempo, solo se dimostri di avere altre qualità, vai avanti. Io ho fatto 3 anni di Striscia e adesso faccio Controcampo. Vuol dire che qualche qualità ce l’ho. La prima è che amo il lavoro che faccio. Poi continuo a cercare di migliorarmi, vado a scuola di dizione, di recitazione ... [...] Ho sempre detto che avrei abbandonato questo lavoro nel momento in cui fosse entrata in ballo la famiglia. Quando mi sposerò e avrò un figlio smetterò senza problemi e senza nessun rimpianto. [...] Sono una fanatica del pollo! Allo spiedo, in tegame, fritto, alla griglia, alla piastra. In tutti i modi mi piace il pollo. Vivo di pollo, a pranzo, mattino e cena. Riso e pollo. Riso pilaf. [...] Tutto è iniziato a una festa. arrivato quello che adesso è il mio agente e mi ha detto: ”Io ti voglio conoscere, devi fare il provino per Striscia la notizia’. Ho capito che non era un ciarlatano, ho fatto il provino e mi hanno scelta. [...] A Sassari, comunque, avevo già fatto qualcosa. Piccole sfilate, soprattutto. La prima cosa in assoluto mi sembra siano state delle foto per la copertina di un giornale locale. Un primo piano normalissimo. Ho fatto le foto di nascosto e poi quando sono uscite sul giornale i miei si sono arrabbiati tantissimo. [...] Dopo il diploma al liceo classico sono venuta a Milano per l’università; quando non avevo voglia di seguire le lezioni andavo a fare i casting. Non mi prendevano mai, poi un giorno mi hanno scelta per una pubblicità di caramelle. C’erano delle strafighe allucinanti eppure hanno scelto me! Ho fatto quella pubblicità, poi fino a Striscia non è successo più nulla. [...] Certe mattine allo specchio mi faccio schifo! Da adolescente mi prendevano in giro perché le gambette sembravano due stecchini e poi mia mamma mi obbligava a tenere la frangetta. Orribile. In più avevo i dentoni. che da ragazzina non ti vedi bella. Quando ha iniziato a crescermi il seno mettevo le maglie XL di mio fratello perché mi vergognavo. Camminavo gobba per non fare vedere le tette. Mi imbarazzava quando i ragazzi facevano apprezzamenti per strada. [...] A 14 anni stavo per morire, mi avevano ricoverata in ospedale per una piastrinopenia. Era un’allergia all’aspirina. Potevo avere da un momento all’altro un’emorragia interna e morire. Così. Ho pregato tanto, hanno pregato tanto i miei genitori e una mattina all’improvviso ero guarita!» (Aldo Nove, ”Max” n. 11/2002).