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 2002  febbraio 19 Martedì calendario

Carlyle Robert

• . Nato a Glasgow (Gran Bretagna) il 14 aprile 1961. Attore. « nel cinema dal 1990, ma sembra che ci abbia messo le tende da una vita. stato (grazie al personaggio di Gaz in Full Monty) l’attore più visto, invidiato, spogliato, del 1998. [...] Corpo asciutto e nervoso [...] plasmato da Ken Loach, nato (verrebbe da dire) per i film di Ken Loach, così affollati di operai (a 16 anni Robert faceva il manovale, il manovale vero), così dalla parte dei più deboli. La faccia di Carlyle li assembla e sintetizza tutti, così incazzata (la madre lo abbandona che lui ha 4 anni) e così pronta a sorridere delle ”stranezze” della vita (la madre rilascia un’intervista e così, dopo 30 anni, si reincontrano). Loach ha bisogno di muscoli che sudano necessità per il ”cantieristico” Riff Raff? Ecco la dura realà trasformarsi in fantastica finzione. Loach cerca per La canzone di Carla un autista di bus che, a malapena, riesce ad arrivare al 27 del mese? Eccolo, è ancora lui, il Robert arrabbiato del Free Cinema ritrovato. Lotta, Carlyle, lotta da sempre, e così Danny Boyle gli ritaglia addosso lo psicopatico Begbie di Trainspotting. [...] Piace alle donne stufe di muscoli che sudano solo vanità, perché è così fragile e così violento, così duro e così pronto a dispiegarsi in sorprendenti dolcezze (come in Go now di Winterbottom) [...]» (Aldo Fittante, ”Max” maggio 1999). «In Full Monty mandava in visibilio platee di donne stanche di uomini spenti e depressi. Il suo spogliarello proletario, sigaretta in bocca, camicia sventolata in aria, provocò, ovunque nel mondo, brividi al femminile e incassi fantastici. Eppure Robert Carlyle [...] scozzese nel profondo dell’anima e nell’accento pieno di consonanti aspirate, non ha il fisico scontato del sex symbol. piccolo, esile, febbrile, il suo è il fascino del talento, dei penseri veloci, dell’intelligenza testarda. Lanciato da Ken Loach in Riff Raff e subito intercettato dall’industria hollywoodiana che gli ha offerto grandi occasioni come il ruolo dell’antagonista di James Bond in 007 Il mondo non basta e quello del padre alcolizzato nelle Ceneri di Angela [...] ”Loach tende a cancellare del tutto l’elemento recitativo, è capace di fare anche trenta ciak finchè non raggiunge quest’obiettivo. E per un attore non è semplice, la recitazione diventa come un’estensione della propria personalità [...] non potrei mai vivere a Los Angeles. L’industria domina su tutto, si diventa come delle macchine per soldi. Credo che l’atteggiamento migliore da tenere sia quello del prendi i soldi e scappa” [...]» (’La Stampa” 7/11/2004).