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 2002  febbraio 19 Martedì calendario

Carradine David

• Hollywood (Stati Uniti) 8 ottobre 1936, Bangkok (Thailandia) 4 giugno 2009. Attore • «C’è stato un momento in cui sembrava destinato a diventare la star, più che il simbolo della sua generazione. Erano gli anni Settanta: era stato il protagonista di America 1929 – Sterminateli senza pietà di Martin Scorsese; aveva impersonato in Questa terra è la mia terra Woody Guthrie, il più famoso folk singer d’America, precursore di Bob Dylan; era finito perfino in un film di Ingmar Bergman, L’uovo del serpente. E, soprattutto, era Kway Chang Caine, l’eroe di Kung-fu, il serial tv che per la prima volta mischiava oriente e Occidente. Da allora sono passati quasi trent’anni e Carradine si è perso nei meandri dei b-movie [...] collezionando in maniera bulimica film come fossero figurine. [...] un raccontatore instancabile, che appartiene a una delle più celebri dinastie hollywoodiane (John Carradine il padre, i suoi fratelli Robert e Keith e una nidiata di figli e nipotit tutti attori). Lui si è costruito già la sua leggenda attraverso ben due autobiografie, e ama parlare di arte (è pittore e scultore), musica (ha una band personale), oltre che di arti marziali: insegna Tai-chi. Forse abbellisce un po’ la realtà: i Carradine di origine irlandese, a seconda dell’interlocutore, possono diventare spagnoli, Caradegna, o addirittura italiani, Corodini o Carradini; di Bologna, come la mortadella. [...] Rimpianti? ”Non aver girato con Sergio Leone, ne abbiamo parlato tante volte. E quel libro che io ho dato da leggere a Scorsese, L’ultima tentazione di Cristo. Ci ha messo talmente tanto a girarlo che io non potevo più dimostrare i 33 anni di Cristo”. Si pente di nessuno dei suoi 101 film? ”Beh, mio padre ne ha interpretati 504, ed era un attore migliore di me. Aveva una bicicletta per andare più veloce da un set all’altro. Prima ancora di ottenere il nome nei titoli di coda, aveva già fatto 75 film. Il fatto è che aveva sempre bisogno di soldi per finanziare qualcosa: compagnie teatrali e case. Io mi sono sposato cinque volte. E per anni ho avuto problemi con le tasse. [...] Una volta mi hanno dato il premio per l’attore più attivo del pianeta. Avevano contato 19 film in 18 mesi. E se ne erano dimenticati un paio ...”» (Marco Giovannini, ”Ciak” maggio 2003).