Varie, 19 febbraio 2002
CARRERAS
CARRERAS José Barcellona (Spagna) 5 dicembre 1946. Tenore. «Debuttò nel 1970 a Barcellona nel Nabucco di Giuseppe Verdi, imponendosi con eccezionale rapidità come uno dei maggiori cantanti del nostro tempo per il timbro suadente e il fraseggio elegante. Orientato verso il repertorio lirico-leggero (Bohème di Giacomo Puccini, Elisir d’amore e Lucia di Lammermoor di Gaetano Donizetti), dopo l’incontro con H. Von Karajan ha affrontato ruoli più drammatici (Aida di Verdi, Carmen di Bizet, Turandot di Puccini). Colpito da una grave forma leucemica nel 1987, è tornato al pubblico dopo la guarigione, ma esibendosi quasi esclusivamente in concerti con fini umanitari» (L’Enciclopedia della Musica, DeAgostini 1995) • «[...] Montserrat Caballé, classe 1933, anche lei di Barcellona. Lanciò José Carreras e lo volle vicino in una quindicina di opere, insieme sulla scena, voce a voce. Canta [...] con l’anima, Carreras, come dice il titolo dell’autobiografia (dove racconta che a otto anni s’innamorò de La donna è mobile , e cantava sempre quella). Canta per beneficenza, spesso, soprattutto per i malati di leucemia, a favore della Fondazione da lui creata nel 1988. Un anno prima soffriva della stessa malattia, a 41 anni. L’anno dopo era di nuovo alla ribalta, nella sua Barcellona. “Nelle sedute di radioterapia - ricorda - canticchiavo mentalmente Celeste Aida. Dura quattro minuti. Dopo averla cantata quattro volte, sapevo che avevo finito. Una ventina di minuti, per uscire dal tunnel”. Dice spesso: “Sono molto fortunato”. Si sente un testimone d’eccezione del male, dopo undici mesi d’ospedale [...]» (Pietro M. Trivelli, “Il Messaggero” 7/8/2005).