Varie, 19 febbraio 2002
CEMPELLA
CEMPELLA Domenico Montefiascone (Viterbo) 14 dicembre 1937. Manager. Ex amministratore delegato di Alitalia. Entra nella compagnia aerea di bandiera nel 1958 e vi rimane, ricoprendo vari incarichi, fino al 1983, quando è nominato direttore generale della società Aeroporti di Roma. Negli anni Novanta è direttore generale della Divisione passeggeri dell’Alitalia, amministratore delegato della Società autostrade e Amministratore delegato della Società Aeroporti di Roma (’liberal” 23/7/1998). «Chiamato ad assumere il comando di Alitalia il 22 febbraio del 1996, è rimasto in carica fino al febbraio del 2001 e in quei cinque anni si è consumato in buona misura il declino della società: prima che arrivasse sul settore la mazzata dell’11 settembre quasi tutte le compagnie del globo guadagnavano, mentre Alitalia era quasi l’unica compagnia a registrare già dei conti in rosso costante» (’La Stampa” 26/8/2005) • «C’era un tempo in cui i bilanci di Alitalia erano in attivo e i pretendenti stranieri facevano la fila per convolare a nozze con ”la belle italienne”. C’era un tempo in cui Alitalia stava per assorbire Klm e poteva diventare quel che è oggi Air France. E c’era un manager che stava per compiere il miracolo: Domenico Cempella, entrato in azienda con i pantaloni corti e nominato amministratore delegato nel 1996, con la missione impossibile di risanare la compagnia di bandiera. [...] Giovanni Minoli ha riconosciuto i suoi meriti [...] in una puntata de La storia siamo noi. [...] ”Con Klm potevamo diventare davvero un grande gruppo internazionale – è ancora convinto – Le due compagnie erano perfettamente complementari. E a Malpensa sarebbe nato davvero un hub europeo”. Sprecata quell’occasione, Alitalia non si è più ripresa. Quando è entrata in scena, Air France aveva già comperato Klm e la compagnia italiana era ormai la terza ruota del carro. Cempella sostiene pubblicamente che ai francesi non c’erano più alternative, ma non nasconde che si trattava di un ripiego. Chi ha ucciso, allora, la grande illusione? Come Assassinio sull’Orient Express di Agatha Christie, il colpo fatale non è stato inferto da una sola mano. Ma quando è morta, si sa, la data è certa: il 14 dicembre 1999. Allora, una telefonata di Tiziano Treu, ministro dei Trasporti nel governo D’Alema, informò l’amministratore delegato che il giorno dopo il traffico aeronautico non sarebbe più stato dirottato da Linate a Malpensa, come pattuito nella joint venture con gli olandesi. A quel punto, Klm capì che il governo italiano non era affidabile, non lo era più l’Alitalia, non lo era il paese nel suo complesso. Cempella smentisce, come ha fatto in tv, alcuni luoghi comuni. A cominciare da Malpensa. Il suo nemico principale non è Fiumicino, ma Linate [...]» (’Il Foglio” 23/4/2008).