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 2002  febbraio 19 Martedì calendario

Chaplin Kiera

• . Nata a Belfast (Irlanda del Nord) il primo luglio 1982. Attrice. «Con un cognome del genere ci vuole un secondo ad attirare l’attenzione. Se poi hai la fortuna di avere due occhi fulminanti e un corpo da modella... Anni 20, nipote del grande Charlie, gli americani l’hanno già timbrata: The next big thing, una superstar in divenire. Lei ride, perché da quando ha cinque anni convive con le stelle: il padre, Eugene Chaplin, aveva uno studio di registrazione in Svizzera. Per casa capitavano David Bowie, i Rolling Stones, i Queen. Kiera era la mascotte di tutta quella genete famosa, tra un disco e l’altro. Adesso la fama tocca a lei. [...] La prima parte di rilievo sul grande schermo è arrivata a fianco di Rupert Everett e Judi Dench in L’importanza di chiamarsi Ernesto [...] ” vero, il mio nome apre un sacco di porte. Evito molte file che altri devono sorbirsi, ma poi una volta dentro, da te si aspettano il doppio rispetto agli altri. Hai sempre addosso una pressione molto particolare [...] Mio nonno è anche il primo contatto che ho avuto col cinema. Guardando i suoi film me ne sono innamorata. Non l’ho conosciuto, ma so che aveva un modo poetico e divertente per affrontare temi anche molto scottanti. Il linguaggio ideale per il cinema [...] Sono vista come la classica biondona da vestire in modo provocante cui si affidano sei battute in tutto. Ho avuto varie proposte per film adolescenziali. Non vorrei essere fraintesa: sono film che guardo e mi divertono, ma per la mia carriera vorrei qualcosa di diverso [...] Ho fatto il calendario Pirelli perché sapevo che mi sarei fatta conoscere nell’ambiente. Mi piace posare, ma non lo farò per tutta la vita”» (Riccardo Romani, ”Corriere della Sera” 4/7/2002). «Il suo nome è tutto una promessa. Parla di talento, di dedizione al mondo dello spettacolo, di intraprendenza. Da nonno Charlie [...] ha ereditato, oltre al cognome, la passione per il cinema e la voglia di fare. Il look, invece, lo ha preso altrove: bionda, occhi azzurri, misure perfette al punto che nel 2002 è stata scelta per il Calendario Pirelli, ha conquistato la copertina di ”Vogue” e sfilato per i più importanti nomi della moda. [...] ”La moda mi piace, ma il ci nema è un’altra cosa [...] I film offrono un panorama sempre vario e, soprattutto, possono cambiare il modo in cui la gente vede il mondo. Me ne rendo conto nel mio lavoro di produttrice e distributrice con la Limelight. meraviglioso poter contribuire a una maggiore apertura mentale”. Cresciuta in Svizzera, Kiera parla correntemente quattro lingue. Ha qualcosa della giovane ribelle, come dimostra l’anello di teschi tatuato sul braccio sinistro. Al modello statunitense, preferisce l’uomo europeo. fidanzata con il banchiere e fotografo francese Ale de Basseville. ”Gli uomini continentali sono meno complicati e più diretti. Se gli piaci te lo fanno capire subito, non hai bisogno di uscirci quattro volte insieme” [...]» (Paola De Carolis, ”Corriere della Sera” 4/4/2005).