Salute di sorrisi e canzoni n. 34 Febbraio 2002 pag. 70-73, 20 febbraio 2002
Le facce perfette non fanno storia. Neppure la Gioconda aveva lineamenti regolari, figuriamoci Jennifer Lopez e Gwyneth Paltrow, che adesso vanno per la maggiore come donne-a-cui-tutte-vorremmo-assomigliare
Le facce perfette non fanno storia. Neppure la Gioconda aveva lineamenti regolari, figuriamoci Jennifer Lopez e Gwyneth Paltrow, che adesso vanno per la maggiore come donne-a-cui-tutte-vorremmo-assomigliare. E se le vedeste la mattina, quando escono di casa struccate per correre agli studios, rimarreste deluse: più la loro faccia appare sexy, fatale o angelica sullo schermo, più i loro lineamenti sono sbagliati. Stefano Anselmo, che è forse uno dei tre truccatori più bravi che ci siano al mondo, sostiene addirittura che il miglior viso da truccare è quello pieno di difetti: Stefano è uno che se ne intende perché, sfuma di qui e allunga di là, a lui sono venuti capolavori autentici, come quei visi pazzi che qualche anno fa Mina esibiva sulle copertine dei suoi dischi. E come i trucchi di Caterina Valente, Anna Oxa, Ornella Vanoni più tutte le top che andavano in passerella negli Anni 80-90. Ora Stefano preferisce insegnare ai truccatori delle dive, ma così è come se le truccasse ancora tutte lui. Esiste un make-up che copre tutti i difetti? Anche se poi ce ne detta una cinquantina (tra cui quelli che troverete in queste pagine), Stefano dice che non ne esistono di codificati. Bisogna piuttosto riuscire a captare quello che c’è dietro alla faccia che vi guarda dallo specchio. Un esempio? Marilyn Monroe aveva gli occhi un po’ spioventi dei bambini tristi e per tanti anni nessuno riuscì a capirlo: la truccavano solo da bella ragazza bionda. Ma il giorno che uno se ne accorse e glieli riempì di ombretto rosa, aggiungendoci due lunghe ciglia finte all’angolo esterno, ecco là che era nata la Marilyn sexy-infantile che ancora adesso, dopo tanti anni, fa sognare.