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 2002  febbraio 20 Mercoledì calendario

Il profumo come e dove. Più un po’ di storia. Sapevate che fino agli Anni 20 solo le signore sposate potevano usarlo (che scandalo, se l’avesse fatto una ragazza

Il profumo come e dove. Più un po’ di storia. Sapevate che fino agli Anni 20 solo le signore sposate potevano usarlo (che scandalo, se l’avesse fatto una ragazza...) e solo se erano ricche? Già, perché veniva realizzato solo con alcol e petali di fiori (fino a 20.000 per una boccetta) e quindi era molto costoso. E averlo era segno di internazionalità: di profumi se ne facevano in tutto il mondo, ma quelli importanti si andavano a comperare solo a Parigi. O a Grasse, in Provenza, dove si raccoglievano i petali e si faceva l’«enfleurage» cioè si mettevano a macerare. Copiando i fiori E poi, nel 1921, mademoiselle Coco Chanel, la famosa sarta, chiese a un «naso» di studiarle un profumo che portasse il suo nome, e che fosse «da ragazza», quindi poco costoso e poco «scenoso». Il profumiere Ernest Beaux usò allora molecole sintetiche che copiavano la fragranza dei fiori, esasperandola: nacque il primo profumo moderno della storia, il celebre N°5. L’impatto fu tale che i famosi profumi dell’epoca (quelli di Guerlain, in assoluto i migliori) si dovettero adeguare alla novità. E ora? Ci sono profumi di tutti i tipi, ma quelli caldi e costosi come prima degli Anni 20 ora si trovano solo nei Paesi orientali, che ancora li realizzano con migliaia di petali (ma a noi quasi tolgono il fiato). Quelli più nuovi, invece, spesso valgono solo per la bella boccetta e dopo due stagioni sono già fuori moda. I profumi classici di 20-30 anni fa sono sempre in auge, ma alle ragazze sembrano fin troppo chic. Insomma, come scegliere? Secondo come volete sembrare: romantiche, aggressive, fatali...