Herbert Asbury, ìLe gang di New Yorkî, Garzanti 2001, 20 febbraio 2002
Hicksey. Albert E. Hicks, noto come Hicksey, il gangster più ricercato dalla polizia di New York nel 1860, residente al numero 129 di Cedar Street, con moglie e figlio, non faceva parte di nessuna grande gang, ma si schierava a suo piacimento a seconda della proficuità dell’affare
Hicksey. Albert E. Hicks, noto come Hicksey, il gangster più ricercato dalla polizia di New York nel 1860, residente al numero 129 di Cedar Street, con moglie e figlio, non faceva parte di nessuna grande gang, ma si schierava a suo piacimento a seconda della proficuità dell’affare. La sera che, avendo bevuto troppo in una sala da ballo di Water Street, un arruolatore ne approfittò e lo imbarcò a bordo della E. A. Johnson, risvegliandosi decapitò con l’accetta il capitano Burr e l’equipaggio, i fratelli Smith e Oliver Watts. Condannato a morte, prima dell’esecuzione posò per Phineas T. Barnum, il cui American Museum era allora molto popolare, che voleva barattare i suoi abiti con un completo più nuovo e realizzare un calco in gesso della sua testa e del suo busto per esporre il tutto nel museo (in cambio ricevette venticinque dollari e due scatole di sigari). Il mattino dell’esecuzione consegnò al direttore del penitenziario, le scatole vuote dei sigari perché le rendesse a Barnum per esporle nel museo. L’impiccagione fu eseguita su un battello a vapore, il Red Jacket, con millecinquecento invitati a bordo.