varie, 20 febbraio 2002
CONTESTABILE
CONTESTABILE Domenico Teano (Caserta) 11 agosto 1937. Politico. Di Forza Italia. Avvocato. Non ricandidato alle elezioni 2006 • «[...] Memmo per gli amici, 100 e passa chili di stazza e di intelligenza pura [...] Per capire fino in fondo la vivacità intellettuale un po’ garibaldina del filosofo Memmo Contestabile [...] che, tra gli altri, ha difeso in tribunale Popi Saracino, Mario Capanna e l’ex ministro Francesco De Lorenzo- bisogna fare un balzo indietro. Agli anni ’60, quando lui, l’’avvocato rosso” che giravain Mercedes, esordì in politica con il Psiup a Baggio. Ma il vero battesimo con la notorietà arriva quando due giovani socialisti aderenti all’Unione goliardica italiana- sempre Memmo, stavolta insieme all’effervescente Lino Jannuzzi - mettono inscena una delle più belle prese in giro della storia della sinistra italiana, travestendosi da membri della delegazione vietnamita invitata al congresso del Psi di Genova: ”Lui era il capo delegazionee io il suo interprete. Ma il segretario Francesco DeMartino, che era delle nostre parti, presto si accorse che quello non era vietnamita ma puro e semplice napoletano. Fummo costretti a scappare, inseguiti da molti socialisti inferociti”. [...] è stato socialista per quasi 40 anni ma poi è con Forza Italia che ha ricoperto incarichi istituzionali importanti. [...] ”Con il Psi non ho ricoperto grandi incarichi ma ho avuto l’onore di essere stato amico di Craxi. Poi con Forza Italia ho fatto 3 legislature. Sono stato sottosegretario alla Giustizia, vice presidente del Senato, presidente della commissione Difesa. [...] Io ho sempre parlato a braccio. In Parlamento credo di essere uno dei pochi che sa ancora parlare [...] Io, che ero stato nel Psi fin quando nel ’92 la procura della Repubblica lo ha sciolto, ricordo bene i mesi trascorsi al ministero della Giustizia: col ministro Biondi fummo i protagonistidel tentativo fallito, però generoso, di riportare la giustizia sui binari della normalità”. [...]» (Dino Martirano, ”Corriere della Sera” 7/3/2006). «[...] ”Mi considero un socialista in prestito a Forza Italia”. Un socialista anticraxiano che pure s’è congedato da Bettino, nel necrologio sul ”Corriere”, garantendo per lui: ”Il tempo gli renderà ragione”. [...] ”E poi anticomunista, non viscerale però, scientifico piuttosto, e lontano pure dai cattolici, forse per via di una padre molto cattolico e di un a madre molto comunista, complicata come tutti gli intellettuali, con la quale ho avuto rapporti difficili [...] A mio padre ho voluto bene, ma non ho mai amato la famiglia. Neppure l’istituzione. Ho sempre sognato di andarmene da Teano, da casa”. [...] da avvocato di sinistra, quasi un Soccorso Rosso, a dirigente in quota socialista al comune di Milano; da difensore di Ortolani per il crac dell’Ambrosiano al processo Barbobe; da penalista di Berlusconi (’in cause sfortunate, di diffamazione a mezzo stampa, quasi tutte perse”) alla difesa di De Lorenzo per Tangentopoli; da sottosegretario alla giustizia col Polo (suo l’intervento alla Camera sul cosidetto ”decreto salvaladri”) [...]» (Cesare Fiumi, ”Sette” n. 6/2000).