Varie, 20 febbraio 2002
CORNA
CORNA Luisa Palazzolo sull’Oglio (Brescia) 2 dicembre 1965. Modella, valletta, cantante. Destò scalpore la decisione di farla partecipare al Festival di Sanremo 2002 (in coppia con Fausto Leali). Fu a lungo l’«attrazione di punta di Controcampo, poi a Domenica in • «[...] Il padre, Giacomo, è un piccolo imprenditore, la mamma, Pierina, lavora con lui [...] ”Lavoravo nella moda a 16 anni [...] da ragazzina ritagliavo le foto di Newton, le consideravo affascinanti [...] il piacere vero? Con il primo vero uomo della mia vita, Aldo Serena. Il legame più importante. durato otto, nove anni [...] Io sono una cantante, la mia vocazione è questa. Cantare mi coinvolge, mi dà emozione. Mi sento realizzata, ma capisco a ogni istante che il mio successo è legato alle doti fisiche [...] Non mi piace essere considerata solo una bella donna [...] Una volta un produttore mi disse: sei bella, sei una modella, hai un fidanzato famoso. Basta questo, che cosa puoi o vuoi dire alla gente? [...] Sono uscita di casa presto. A 11 anni, neanche adolescente: solo una bambina, ma ero alta 1,73. Ho cominciato a lavorare subito, come cantante e come modella, ero affascinata da questo tipo di mondo. L’agenzia mi portò in Australia, dove mi trovai benissimo. Poi a New York: un disastro? [...] Mi sentivo addosso un mondo di adulti che volevano portarmi a letto come se fosse la cosa più naturale del mondo. Mi chiudevo in albergo e facevo lunghe telefonate a mia mamma [...]» (Cesare Lanza, ”Capital” dicembre 2001). «A 12 anni. Facevo la corista di Miguel Bosé. Ho fatto Castrocaro. Domenica In. Tira e molla. Facevo i giochi musicali». Ha avuto una lunga storia d’amore col calciatore Aldo Serena. In coppia con Fausto Leali ha partecipato al festival di Sanremo 2002. « solo la ragazza-calendario che si mostra dal muro di un’officina, o è la soubrette che sa parlare di calcio a Controcampo su Italia 1? Assomiglia di più all’atleta che dice d’essere stata, anche in gare nazionali, o alla stangona che si nasconde gli anni ma fa comunque sognare gli italiani, bellezza mediterranea che mette d’accordo tutti, uomini e donne? un mistero» (Carlo Moretti, ”la Repubblica” 1/3/2002). «Cantavo in chiesa, a San Fedele, con il coro. A 5 anni pensavo già a Sanremo... […] Mio padre Giacomo, ha un’azienda di cavi, mia madre Pierina lavora con lui. Ma papà ha anche giocato a calcio, in serie B […] A dare il via alla mia carriera è stata la moda. Avevo 16 anni, stavo facendo un provino a Milano, mi notò Fabrizio Ferri, il grande fotografo e mi chiese se fossi disponibile per un servizio di moda intima. Gli avevano mandato dall’Inghilterra una modella magrolina e non gli piaceva. Così, ho iniziato a lavorare con il numero uno. Una grande fortuna, un’ottima scuola […] Sono tutta intera. E vera. Ho il mio seno, il mio naso, i miei zigomi, il mio sedere e la mia pancetta. Non sono mica perfetta! Sono un disastro, non faccio ginnastica, non vado dall’estetista e mangio quello che voglio […] Mi arrivano tantissime poesie, dichiarazioni d’amore, lettere di pazzi che esagerano con la fantasia. Tutti uomini, fra i 15 e i 30 anni. Ma ci sono anche le critiche. Io sono molto permalosa e ci resto male […] Ho paura che tutto finisca improvvisamente. Che il successo mi si rivolti contro. Cerco di prepararmi, ma so che, quando avverrà, sarà dura» (Barbara palombelli, ”Corriere della Sera” 23/6/2002).