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 2002  febbraio 22 Venerdì calendario

DE

DE CANIO Luigi Matera 26 settembre 1957. Allenatore di calcio. Dalla 28ª giornata del campionato 2008/2009 sulla panchina del Lecce (subentrato a Mario Beretta). In serie A ha allenato anche Udinese, Reggina, Siena, in Inghilterra il Queens Park Rangers • «[...] gli affidarono una Reggina moribonda, lui la rianimò e la salvò dopo spareggio con l’Atalanta. Ai primi di gennaio del 2005 gli telefonarono da Siena: ”C’è bisogno di lei”. Il Siena era penultimo con 16 punti, pareva spacciato, dietro aveva l’Atalanta e basta, ma Gigi De Canio [...] ha raddrizzato la classifica [...] De Canio è l’uomo delle missioni impossibili eppure tanti addetti ai lavori continuano a sottovalutarlo. Nel 2001/2002 inseguì la serie A alla guida di un Napoli in agonia societaria. Nel 2003 lo chiamarono al capezzale di un Genoa partito malissimo in B, tre sconfitte nelle prime tre giornate, lui garantì un’onesta annata di transizione, progettò la squadra per la promozione, ma ad agosto del 2004 arrivò ”l’arrivederci e grazie”. [...] ”[...] non ho giocato in serie A, ma nel Matera in serie C, non ho frequentazioni particolari né ”direttori’ di club che parlano bene di me. Ho orecchie per sentire, so quel che taluni dicono sul mio conto, però cosa devo fare? Mettermi a urlare? Non è il mio stile, preferisco rispondere sul campo, con l’impegno quotidiano” [...] Simoni, però, insinuò che [...] trova panchine perché spinto dalla Gea, società di management sportivo che ha tra i suoi proprietari Alessandro Moggi, figlio di Luciano, d. g. della Juve. ”Non è stata una cosa bella, né nei miei confronti né verso la Gea. Anzi, sono state frasi offensive. Tutti coloro che pensano che dietro la Gea si nascondano chissà quali traffici sono disinformati o in malafede. A Siena ci sono appena due giocatori della Gea, Colonnese, che era in rosa con Simoni allenatore, e Cozza, da me richiesto per ragioni tecniche e nient’altro. Sono stato massacrato senza motivo. Prendete la ”bufala’ del fax, del curriculum spedito nella sede del Siena a Simoni in carica, in quei fogli non si parlava di me, ma di un collega, e non era stata la Gea a inviarli. Eppoi scusate: non è che l’’onnipotente’ Gea mi abbia sistemato al Real Madrid o al Barcellona [...]”» (Sebastiano Vernazza, ”La Gazzetta dello Sport” 22/4/2005).