Varie, 22 febbraio 2002
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DE GRENET Samantha Roma 9 novembre 1970. Conduttrice tv • «[...] appare, appare, appare dovunque
DE GRENET Samantha Roma 9 novembre 1970. Conduttrice tv • «[...] appare, appare, appare dovunque. [...] Ma cos’ha fatto, di reale e memorabile, per giustificare tutte queste apparizioni e comparsate? Che si sappia [...] poco o nulla [...] ”[...] la regola giusta è questa, seminare bene e campare di rendita. Come a scuola. La prima impressione è fondamentale [...] Studiavo il minimo indispensabile. Però, davo l’impressione di essere sempre in regola e al passo su tutto [...] Ho studiato al linguistico, inglese e francese [...] Certo che sono nobile! Ma detesto esserlo [...] Mia nonna era principessa di Fondi. E nel nostro stemma ci sono molte palle. E poi il titolo è ereditato da mio fratello. Io sono semplicemente nobildonna. Ma non mi frega niente di esserlo. [...] Non sono come mia sorella: elegante, regale. Io no, il mio aspetto è borgataro, popolaresco. [...] Odio apparire per quello che non sono. Io mi propongo per come sono, nel bene e nel male. E forse questo è alla radice del successo nel settore, per i tanti inviti ad apparire. Sono vera. Sono genuina. [...] Danno più soddisfazione le ospitate televisive e le convention: queste ultime sono quelle meglio pagate [...] Il meccanismo è noto. Se appari in tivu sei chiamata per le serate, e nelle serate si guadagna bene [...]” [...] Sergio Rubini, che ha lavorato con lei ai suoi inizi, dice che è una statua, perfetta [...] ”Vorrei essere più magra, ho le orecchie a sventola, vorrei aver le gambe più lunghe, ho i dentoni e anche un po’ di ”scucchia’... E mi rifarei il sedere. E vorrei le labbra più carnose. E mi rifarei anche le tette, se dovessero cadere. Volevo rifare i piedi, ma mi hanno detto che è troppo doloroso [...] Con Leonardo Pieraccioni è stato un rapporto grande e forte, due anni e mezzo di convivenza [...] Io volevo dare spessore alla relazione, concretizzare. Ma lui è Peter Pan. Inzaghi? Altro che Peter Pan. Avevo milecinquecento dubbi. Più giovane di me, pieno di donne. Siamo stati insieme sei mesi: per me il minimo storico, per lui il massimo. Non credo che le altre sue ragazze siano durate più di una settimana. Quando è finita ho sofferto tanto, non solo per mancanza di amore, ma perché tanto - quelli del suo gruppo - avevamo remato contro... Lui era diventato casalingo, assente: gli amici avevano per perso il compagno di merende. Altri importanti? Una storia con Alessandro Benetton un anno e mezzo. Finì, credo, perché eravamo troppo giovani [...] Io mi sarei sposata con tutti e tre. Ma la vita non è una favola. Nella favola la ragazza trova il ranocchio che diventa il principe azzurro. Io ho trovato quelli che sembravano principi azzurri e invece erano ranocchi. [...]”» (Cesare Lanza, ”Capital” ottobre 2003). Le sono stati attribuiti numerosi flirt con calciatori: « una grande balla. Io ho avuto una relazione durata ahimè pochi mesi con Filippo Inzaghi. stata una storia importante che è finita. Nulla di quello che è stato scritto è vero. Hanno scritto che io vivevo a Torino, che volevamo sposarci, che io ero incinta, che volevamo andare a vivere insieme tutti e quattro Alessia, Simone, Filippo ed io. Quando io mi sono messa con Filippo avevo un sacco di dubbi. Soprattutto per la sua professione. l’unico calciatore con cui ho avuto una storia. [...] Filippo ha delle bellissime gambe. un bellissimo ragazzo. molto elegantino nei modi, nel vestire. Anche quando veste sportivo è attento, ha la camicia giusta, il jeans giusto, la scarpa giusta. Gli puoi mettere addosso uno straccio che lo porta bene. giovane, ha ancora voglia di far casino con gli amici. uno mondano, io non lo sono, io amo fare le cose normali, la pizza, il cinema. Lui vuole divertirsi e guardarsi un po’ in giro. Io ero innamorata di Filippo. [...] l’ho lasciato libero per tutte le ragazze che lo amano. Era una partita persa in partenza. Quando stai con una persona conosciuta, un bel ragazzo come Filippo, è normale che ci siano tante corteggiatrici attorno. Il telefonino squillava in continuazione» (’Corriere della Sera” 15/7/2001). Vedi anche: Michele Farina, ”Sette” n. 28/1998 • Si chiama Samantha perché «quando sono nata, mia mamma, Gabriella, andava matta per Vita da strega, un telefilm in cui la protagonista aveva questo nome» (Santi Urso, ”TvSette” n. 52/1997).