Varie, 22 febbraio 2002
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Demarchelier Patrick
• Parigi (Francia) 21 agosto 1943. Fotografo. «A 19 anni [...] faceva foto per passaporti con una Polaroid. [...] Dopo un’infanzia spesa appresso al padre peripatetico tra Guinea, Senegal, Kenya, Tanzania (ricorrenti nelle sue foto odierne), nel 1975 sbarca a New York attratto dalla corazzata del glamour Conde Nast: casa editrice di “Vogue”, “Mademoiselle” e “Glamour”. Da allora non si è più mosso, spezzando il suo tempo tra l’appartamento su Central park West gonfio di Basquiat, Scharf e Clemente, la canonica casa agli Hamptons e la villa sull’isola di St. Barts, con vista sul porti di Gustavia [...] Nel 1989 inizia una quaterna di sessioni che lo renderà globalmente famoso: chiamato alla corte d’Albione per fotografare Princess Di, primo straniero a farsi largo tra ritrattisti ufficiali di casa come Lord Snowdown. Dicembre 1989: “Vogue” Inghilterra, dicembre 1991, “Vogue” Inghilterra, primavera 1992, foto mai pubblicate du Diana con figli e conigli. 1994: copertina di “Vogue” Inghilterra per il suo compleanno. Più le celeberrime foto di Diana in jeans e maglione nero per “Bazaar Usa”. Sono le foto di Demarchelier tatuate sui giornali di tutto il globo dopo la morte di Princess DI. Demarchelier è noto per la sua rapidità: 2 rulli e tutti a casa, per la sua calma olimpica durante le virate ormonali di art director e redattrici, per la sua lealtà: stesso agente, Bryan Bantry, dal debutto, e per non essere schiavo degli umori degli addetti ai lavori: “Potere al lettore, è l’unico vero critico importante” [...]» (Benedetta Pignatelli, “Sette” n. 6/2000).