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 2002  febbraio 22 Venerdì calendario

DEMATT Claudio

DEMATT Claudio. Nato a Trento il 4 marzo 1942, morto a Milano il 19 marzo 2004. Manager. «Si laurea in Economia alla Bocconi (insieme al ministro Stanca, che ne ricorda il valore); quindi perfeziona i suoi studi all’estero, soprattutto ad Harvard (nelle sedi statunitense e svizzera). Giovanissimo insegna a Cà Foscari (Venezia), a Parma e soprattutto alla Bocconi, dove si avvia presto ad un ruolo anche gestionale. Nel 1973 diventa direttore generale della Scuola di direzione aziendale, incarico ricoperto fino al 1989. Presto il professore si fa le ossa come amministratore di banche e società. La prima esperienza è a Trento [...] amministratore delegato e poi anche vicepresidente della Banca di Trento e Bolzano (più tardi ne diventerà presidente). Il grande pubblico si accorge di lui nel luglio 1993, quando viene nominato presidente della Rai nella stagione dei ”professori”.[...] immagina una Rai simile alla Banca d’Italia, autonoma sul piano decisionale, liberata dai partiti. La politica di bonifica morale e di risanamento economico si arresta dopo un anno, nell’estate del ’94. Quando il Polo vince le elezioni, Claudio Demattè si fa da parte [...] Lasciate le telecamere, Demattè diventa vicepresidente della Cariplo e presidente di Banca Carime. Nel 1998 torna in prima linea, come presidente delle Ferrovie dello Stato. La sua ambiziosa ricetta punta su liberalizzazione e privatizzazione. Prima, però, bisogna risanare e Demattè, inimicandosi sindacati e consumatori, parla chiaramente di taglio dei salari, riduzione degli scioperi e aumento delle tariffe. Per combattere un vizio duro a morire, minaccia anche di affiggere l’albo dei raccomandati. L’esperienza in Ferrovia dura tre anni, fino alla scadenza naturale del mandato. E Demattè può tracciare un bilancio positivo. Il piano di risanamento è decollato» (’la Repubblica” 20/3/2004). Vedi anche: Viviana Kasam, ”Sette” n. 19/2004;