Varie, 22 febbraio 2002
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Dennis Ron
• Woking (Gran Bretagna) 1 giugno 1947. Imprenditore. Ex patron del team McLaren di Formula 1 (fino al 2009) • «[...] ex meccanico della Brabham diventato re [...] un quarto di secolo passato sul ponte di comando della McLaren [...] Ha vinto tutto, ha avuto tutto [...] Molti collegano il suo addio alla separazione-choc con la splendida moglie Lisa [...] dopo 22 anni di matrimonio (e tre figli). Tutti i soldi, i castelli e le vittorie del mondo non sono bastati. Così ha voluto scendere dalla gloria e uscire dalla McLaren. Il cronometro è stata tutta la sua vita [...] nella sua vita ha spinto per diventare il migliore e quando c’è riuscito ha voluto esserlo ancora un po’ di più. Nessuno ha vinto quanto lui, perso quanto lui, aggirato i regolamenti quanto lui. E nessuno è stato odiato o invidiato quanto lui, sempre camminando sul cornicione tra ricorsi, reclami, spy-story, sotterfugi, invenzioni, furbate, trovate scatenando spesso il finimondo. Un ”filino” arrogante, è così diventato il protagonista del più grande libro di F1 mai scritto, titolo The piranha club, protagonisti lui, Frank Williams, Eddie Jordan e Bernie Ecclestone, tanto per chiarire gli abitanti dell’acquario delle corse. Dennis, più semplicemente, è la storia vagamente rocambolesca di un ex meccanico diventato il 32° uomo più ricco d’Inghilterra, baronetto della regina, Comandante dell’Ordine dell’Impero britannico, ingegnere ad honorem, fondatore di una scuderia di F1, campione del mondo per 16 volte. Ron Dennis è stato anche il primo a cambiare la F1 rendendola iper-professionale. Esempi? Il primo pazzo maniaco a pretendere pulizia ossessiva ai box; il primo a far lucidare a specchio le macchine, giorno e notte; il primo a elevare a cattedrali i motorhome; e per chi l’ha vista e non se la può dimenticare il primo a tirar su la Nasa in Inghilterra, ovvero la fabbrica di Woking, chiamata con la solita spocchia The paragon, la pietra di paragone, come dire che tutti gli altri avrebbero potuto al massimo copiare la Meraviglia. Dennis è stato anche il Gordon Gekko della F1, è stato l’uomo che ha agganciato la Marlboro; che ha trovato uno sceicco, Mansur Ojjeah, come amico e finanziatore per il salto; che ha convinto Lauda a tornare; che ha gestito sotto lo stesso tetto la più grande coppia di campioni mai convissuti nella storia di tutti gli sport, Senna e Prost; e che ha vinto con Porsche, Honda, Mercedes, contro tutti. [...]» (Marco De Martino, ”Il Messaggero” 17/4/2009).