Varie, 22 febbraio 2002
DE
DE SIO Giuliana Cava de’ Tirreni (Salerno) 2 aprile 1957. Attrice • «Una bellezza fuori dai canoni, non raffinata, anzi sfacciata, prepotente come uno schiaffo. Donna selvaggia come un cavallo purosangue, focosa e appassionata sulla scena, esattamente come nella realtà. Persona vera, diretta, mossa da una linfa vitale ribollente generata da sofferenze abissali e altissime gioie. Convinta che, comunque siano andate le cose fin qui, valga la pena procedere, con forza, ”per arrivare alla morte, pienamente vivi”.[...] ”Mia madre l’ho sempre vista poco. Anche oggi. Ci incontriamo una volta all’anno nella sua casa di Maratea” [...]» (Claudia Carucci, ”La Stampa” 27/8/2004). «Ho ancora una profonda curiosità e la voglia di accettare la sfida di cose nuove. Non sempre è andata così. Per anni ho pagato per il mio carattere, avevo un’aspirazione all’assoluto che mi rendeva addirittura sovversiva. E non rientravo in nessuna categoria, non ero classificabile. Avevo cominciato benissimo nel ’78 con Una donna, il ruolo bello e difficile dalla Aleramo, ma forse non ero preparata, avevo 18 anni, venivo da Salerno, non conoscevo nessuno. E gli anni Ottanta, proprio quelli in cui ho lavorato di più e ho avuto più successo, ho fatto allora quasi tutti i miei trenta film, per me sono stati un incubo. Sono molto più felice oggi di allora. L’unica grande mancanza è quella di un figlio, sono stata sfortunata, ne ho persi quattro [...] Mi ha aiutato la psicanalisi [...] Ne sono uscita dopo 18 anni e mi sento una persona con un valore aggiunto, sono migliorata nel campo della comunicazione, so parlare ma anche ascoltare. E non sono più una ”rompicoglioni’, come dicevano di me. Mi consideravano una persona difficile perché in realtà ero io che avevo paura, mi sentivo minacciata dalla superficialità. Ho perso la paura, adesso nel rapporto con gli altri c’è curiosità, ma anche affetto reciproco [...] Non sentendo più minacce in nessun contesto, posso sentirmi a mio agio ovunque, ho imparato le regole del gioco. Dalla televisione ricevo più inviti come ospite che offerte di lavoro. Maurizio Costanzo per esempio mi invita sempre. Mi sono ritrovata anche nella serata dei suoi vent’anni di talk show, ma non ero preparata all’evento, l’unica prontissima a parlare era Luciana Littizzetto» (Maria Pia Fusco, ”la Repubblica” 5/1/2002).