Varie, 22 febbraio 2002
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Dettori Lanfranco
• Milano 15 dicembre 1970. Detto Frankie. Fantino. Il padre Gianfranco è stato per 13 volte campione d’Italia. Ha debuttato in corsa a Torino il 16 novembre 1986 ma si è ben presto trasferito in Inghilterra dall’allenatore Luca Cumani. Nel 1990 è diventato il primo fantino under 20 capace di vincere 100 corse in Inghilterra e nel 1994 ha conquistato con 223 successi il titolo di Champion Jockey. L’impresa che ne ha fatto l’idolo del pubblico ingelese è datata 28 settembre 1997: quel giorno, ad Ascot, vinse tutte le sette corse in programma (’Corriere della Sera”, 5/10/2001). «La storia di Lanfranco, non vi è, nel turf, chi non la conosca: è cresciuto ai margini dell’ippodromo di San Siro: è figlio d’arte. Suo padre, Gianfranco, sardo, un caposcuola affermatissimo, aveva voluto che il figliolo seguisse le note piste, presso uno stimatissimo trainer italiano di licenza inglese, Luca Cumani. Breve: che emigrasse ma con la cravache in mano. Spaesato, Lanfranco implorava telefonicamente il genitore affinché disponesse per un ritorno in famiglia. Una concessione che il padre, sordo ad ogni lamento, gli ha sempre negato. Per fortuna sua e nostra» (Mario Fossati, ”la Repubblica” 8/10/2001). «Continuano a chiamarlo il beniamino delle casalinghe. Anche se le casalinghe sono una specie in via d’estinzione. Le casalinghe inglesi come Flò, la moglie di Andy Capp, sogni di gloria nel fumo delle sigarette e nei riflessi di una pinta di birra. Frankie Dettori è l’idolo delle casalinghe inglesi, ”housevives favourite”, anche se di Flò non se ne vedono quasi più in giro. Il titolo oggi è storico, e tocca al fantino più popolare, quello che fa impazzire le folle, monumento vivente al galoppo inglese. L’italianissimo Lanfranco Dettori, figlio del grande Gianfranco e nipote di Sergio, s’è conquistato, tra centinaia di trionfi, l’etichetta che prima di lui fu del leggendario Lester Piggott. Idolo delle casalinghe per eccellenza, e di tutti quelli che, senza essere patiti di cavalli, non sanno resistere a una giocata al botteghino, il giorno del Derby di Epsom, o di ogni grande classica del galoppo. Gente come Flò, che non legge i quotidiani specializzati che legge Andy prima di andare a sputtanarsi il sussidio di disoccupazione dai bookmakers. Flò si affida al suo femminile sesto senso, e punta sul dai bookmakers. Flò si affida al suo femminile sesto senso, e punta sul cavallo del suo eroe. Oggi Flò fa come minimo la segretaria nella City, impeccabile nel tailleur ”made in Italy”, e non si limita a sognare la vincita, mentre accompagna con sussurri e grida la cavalcata di Lanfranco, anzi, ”Frankie”. [...] due volte champion jockey, il fantino più vincente nelle annate ”94 e ”95. [...] a 8 anni, all’uscita da scuola vede papà fantino Gianfranco che col van lo mette davanti alla scelta del suo primo pony. La prima volta di Frankie è un gara a 16 anni, tra aspiranti fantini come lui, i compagni dei primi tempi a Napoli. [...] donne e cavalli corrono in parallelo, nella vita di Frankie. Ne sa qualcosa Luca Cumani, l’allenatore italiano trapiantato signorilmente a Newmarket, che accetta di fare da ”padrino” allo sbarco inglese di Dettori. Gli toccano compiti ingrati, come accorgersi che Frankie ha fatto festa per tutta la notte nella suite dell’hotel a New York, la vigilia della Breeders’ Cup a Belmont Park. ”Ragazze e bevute, sesso di gruppo con altri jockey”. ”Avevo un morso sul collo, che cercavo di nascondere tenendo alto il collare della giubba. Persi la corsa, e Cumani, che aveva visto il caos nella mia stanza, mi fece una solenne ramanzina: ricordati sempre di ripulire tutto dopo un’orgia”. Ma a ripulire ci pensano gli organizzatori di Hong Kong, nel dicembre 1992. Frankie s’ammala, e fa la convalescenza in compagnia di splendide bellezze cinesi. La vita spericolata corre verso la china. Nell’aprile 1993 l’Arsenal vince la Coppa della lega. Dettori, da tifoso sfegatato, celebra alla sua maniera, in un locale londinese. Non solo alcol e ragazze, ma anche una sniffata di cocaina. Si mette in tasca il resto della bustina, e all’uscita viene fermato da due poliziotti. Salta fuori la roba e Frankie finisce in commissariato. Se la cava con una diffida. Ma la storia finisce sui giornali. E finisce Frankie-parte prima. ”Avevo in testa solo le ragazze e i festini, ma soprattutto volevo diventare un bravo jockey. Evidentemente avevo perso la bussola. Decisi di dare una svolta alla mia vita”. Frankie-bravo ragazzo diventa campione jockey, corre anche per la Regina che diventa sua amica. Nel ”97 sposa Catherine, figlia di un docente dell’università di Cambridge, luminare della fecondazione equina [...]» (Giancarlo Galavotti, ”La Gazzetta dello Sport” 16/9/2004).