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 2002  febbraio 22 Venerdì calendario

DE

DE VITO Danny Neptune (Stati Uniti) 17 novembre 1944. Attore. Regista • «Esordisce nel 1971 al fianco di Sofia Loren , in La mortadella di Mario Monicelli. Nel 1975 è uno dei malati di Qualcuno volò sul nido del cuculo di Milos Forman; da allora la sua carriera di caratterista non conosce sosta: tra i suoi più celebri successi Il gioiello del Nilo (1986) [...] I gemelli (1988) [...] Batman - Il ritorno (1992) di Tim Burton, in cui interpreta il perfido pinguino. Fisico minuscolo e inconfondibile, sguardo dolce e sentimentale, sempre bravo anche in film non all’altezza del suo talento, sa essere divertente e toccante, esuberante o malinconico. [...] dirige [...] nel 1989 il cinico affresco coniugale La guerra dei Roses [...] Attivo anche come produttore, eclettico e tutt’altro che appiattito sui gusti dominanti di Hollywood, è una figura di film-maker totale capace di sfruttare la sua grande popolarità in operazioni mai banalmente commerciali» (Cinema, a cura di Gianni Canova, Garzanti 2002). «Mia sorella aveva un salone di bellezza, io lì facevo il parrucchiere. Allargando il campo al make-up avrei guadagnato di più. Vedo la pubblicità di un corso per truccatori che si teneva all’Accademia di Arte Drammatica di New York, ci vado e parlo con la truccatrice di scena che mi dice: ”L’unica è iscriversi alla nostra scuola serale”. E io: ”Ma come faccio a entrarci?”. E lei: ”Faccia un’audizione”. Ho presentato un monologo e mi hanno preso. I primi tempi mi concentravo sul trucco. Ero lì solo per quello. Ma dovevo seguire anche tutte le altre lezioni. E poi ho letto un paio di testi teatrali, ho studiato qualche scena e mi sono trovato irretito. A quel punto il problema era dire a mia sorella che andavo a New York a fare l’attore» (Brad Ritzer, ”Il Venerdì”, 13/4/2001) • «[...] a 14 anni ero riuscito ad avere il mio primo lavoro in un parco di divertimento vicino alla spiaggia. Ero incaricato di mettere i ragazzini sui cavallucci e sulle macchinette dei pompieri della giostra, e di insegnargli come suonare la campana e cavalcare i cavallucci urlando ”giddy giddy”. Mi pagavano 40 dollari a settimana, e sapeste quanto ne andavo fiero!» (Silvia Bizio, ”Il Venerdì” 10/3/2000).