Varie, 22 febbraio 2002
DI
DI BELLA Antonio Milano 16 marzo 1956. Giornalista. Dal novembre 2009 direttore di Raitre, nel giugno 2010 dovette ridare il posto al predecessore Paolo Ruffini, reintegrato da una sentenza del Tribunale del Lavoro. Ex direttore del Tg3 (2001-2009). Figlio d’arte (suo padre Franco fu direttore del ”Corriere della Sera”), prima di arrivare alla direzione è stato anche vicedirettore e corrispondente da New York. Con gli Usa ha sempre avuto un ottimo rapporto: nel 1976 fu nominato cittadino onorario del Texas e sulla sua esperienza americana ha scritto un libro: Le giacche blu fanno a pezzi i blu jeans. Più che uomo di sinistra si definisce «clintoniano pragmatico». interista sfegatato e appassionato di musica, soprattutto quella brasiliana, e si diletta nello scrivere canzoni • «[...] un giornalista che fa sul serio senza prendersi troppo sul serio. Così almeno si propone, fin da quando, corrispondente da New York, risultò il giornalista più blobbato della Rai: in attesa di collegarsi, faceva di tutto, canticchiava i classici dei Beatles, scherzava con i cameramen, raccontava fatti suoi [...] ”[...] Farei di tutto per esibirmi a Sanremo. Qualche anno fa ho scritto una canzone, Samba fiesolana, per Irene Grandi. Non ebbi il coraggio di spedirgliela [...] La mia ricetta giornalistica è semplice: andare sul posto, raccontare quel che si vede con semplicità, senza banalità, e un pizzico di impertinenza [...] Mio padre diceva che sono di sinistra nelle dichiarazioni, ma non negli atteggiamenti [...] ricordo un furioso litigio sul Cile. E non nascondo che, con lui direttore, il ”Corriere’ visse una brutta sterzata a destra. All’epoca leggevo ”la Repubblica’, lavoravo a Radio Milano Centrale, non sopportavo quegli articoli di Giovanni Testori piazzati polemicamente in prima pagina. [...]» (Michele Anselmi, ”Capital” novembre 2001).