varie, 22 febbraio 2002
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Dicaprio Leonardo
• Los Angeles (Stati Uniti) 11 novembre 1974. Attore. «Titanic ha fatto di lui non un altro giovane attore di grandi promesse ma un fenomeno da idolatria collettiva e senza confini [...] ”Titanic non ha solo prodotto una valanga di soldi, ma è diventato un fenomeno culturale che ha rotto ogni limite e ogni frontiera. [...] ero nell’Amazzonia, in mezzo a una tribù che apparentemente ha sempre vissuto staccata dal resto di quella che noi chiamiamo civiltà. Dopo cinque minuti tutti hanno iniziato a dire Titanic, Titanic. Non ho alcun pentimento, è stato dopotutto un gran bel film. E che mi ha reso libero, offrendomi opportunità di scelta che prima non avevo [...] Il denaro per me è molto importante. Se non ne avessi, non potrei permettermi la libertà che ho adesso come artista e attore. [...] Miro a fare film che sono prima di tutto dei lavori artistici. Se poi c’è anche un messaggio, bene. Ma no, non mi interessa fare un brutto film solo perchè così possiamo dire qualcosa. Piuttosto mi metto nudo con un cartello che dice salvate le balene [...] Uno dei miei primi film è stato con De Niro e per capirlo andai a studiarmi i suoi film. E stato così che che ho scoperto che dietro Bob c’era sempre quest’altra persona che si chiamava Scorsese. Quando l’ho incontrato per la prima volta pensavo mi sarei imbattuto in un tipo scostante, intenso, difficile. Martin è invece una persona piacevolissima che conosce e che ama profondamente il cinema” [...]» (’La Stampa” 24/11/2004). «Figlio unico di madre tedesca e padre italo-americano [...] Scorsese [...] De Niro [...] ” gente che ho studiato fin da quando avevo 16 anni e ho iniziato a fare sul serio con la recitazione. Se amo il cinema e sono attore lo devo a loro. Per me sono miti. Recitai con De Niro in Voglia di ricominciare (1993), fu un’esperienza di vita. Martin ha dato un contributo fondamentale all’arte del cinema ” [...]» (Silvia Bizio, ”la Repubblica” 22/11/2004). «Sta sulla scena di New York da tanto tempo [...] ”Lo ricordo insieme a Juliette Lewis mentre aspettava fuori del Rockefeller Center qualche anno fa, mendicando l’ammissione a una festa, suvvia, fateci entrare, implorava” racconta la cronista mondana Anita Sarko. Persino alla festa di lancio del suo film Basketball Diaries all’Hard Rock Cafe nessuno gli badava.. Ma poi è arrivato Titanic, il suo film dagli incassi multimiliardari, sono arrivati i 500 siti Internet targati Leo, il bombardamento pubblicitario e le attenzioni dei ricchi e dei potenti, e Leo è diventato un personaggio. [...] Ancor prima che scoppiasse la Leomania, DiCaprio girava sempre con la sua cricca di amici devoti, nota negli ambienti di Hollywood come ”The Pussy Posse”, letteralmente la Banda della Passera. ”Non hanno altro in testa che le ragazze”, spiega un paparazzo di New York che una volta dovette far entrare di soppiatto Leo e la sua banda, a quell’epoca ancora a corto di inviti, a una serata del Victoria’s Secret. Il nucleo principale del gruppo è costituito da una confraternita di giovani, alcuni dei quali sono in realtà famosi come DiCaprio. C’è Lukas Haas, che non è ancora diventato Leo, e c’è Tobey Maguire [...] Molti si conoscono da parecchio tempo, da quando facevano i bambini star (il che risale all’epoca in cui Leo aveva interpretato Growing Pains e stava diventando un po’ un disadattato a scuola., per dirla con le parole gentili di un altro bestseller [...] Leonardo allarmò i suoi insegnanti. quando si disegnò una svastica in fronte durante un’imitazione improvvisata dello sterminatore Charles Manson [...] What’s Eating Gilbert Grape, per cui Leo ottenne una nomination come migliore attore non protagonista [...] Stavano sempre a scommettere su chi avrebbe sfondato per primo [...] Tobey cercava di seguire le orme di Tom Hanks, mentre Leo si ispirava a Nicholson e a De Niro: ”Interpretare emotivamente personaggi cattivi mi dà l’occasione di essere davvero un attore”, confessa Leo nel best seller Leonardo DiCaprio Album", libro che rievoca anche un vecchio ricordo di Leo, l’uccisione di un piccione. Come pure la volta in cui il padre, George, un bohémien che vendeva fumetti, lo incitò a darsi una mossa e perdere la verginità. Leo, che aveva allora sei anni, declinò l’invito. Col passare degli anni, però, era Leo quello che otteneva sempre le parti migliori, le migliori recensioni, il maggior favore delle riviste per teenager. Poi, il colpo grosso. Il Titanic [...] Frequenta i locali di Manhattan. e attacca brighe con la gente., riferisce ”Rolling Stone”. [...] Ma la reputazione di ragazzaccio di DiCaprio è ormai talmente diffusa da diventare una barzelletta. Quando ha ricevuto dalla MTV il premio come migliore interprete maschile per il video, la cerimonia è stata seguita dal numero comico di un gruppo di persone bendate che giuravano di essere state malmenate da DiCaprio. [...]» (Nancy Jo sales, ”L’Espresso” 2/7/1998). Vedi anche: Ranieri Polese, ”Sette” n. 22/1998.