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 2002  febbraio 22 Venerdì calendario

Doohan Mick

• . Nato a Brisbane (Australia) il 4 giugno 1965. Motociclista. Cinque volte campione del mondo della classe 500 (1994, 1995, 1996, 1997, 1998). Costretto al ritiro nel 1999 per un incidente. «Due curve a destra, rettilineo, curva a sinistra, dalla terza alla quarta, 180 l’ora. Sotto la ruota finisce la riga bianca che separa la pista dall’erba, verniciata male diranno, bagnata dopo la pioggia. Finisce lì, la carriera di Mick Doohan. [...] Il cannibale con il sorriso da Henry Fonda, cannibale per vocazione, salterà in aria con la sua moto, rotolerà sull’asfalto, si fermerà contro un muro di gomme. E, senza rialzarsi, passerà da una clinica mobile a un ospedale di Siviglia a un reparto ortopedico di San Francisco. A una lunga e inutile riabilitazione. Era finita lì, a Jerez de la Frontera, Spagna. [...] Mick Doohan, il più grande pilota di moto degli Anni ’90, di sicuro quello che ha vinto di più [...] ”L’unica cosa che non so fare è perdere un mondiale”, amava dire piantando gli occhi azzurri negli occhi dell’interlocutore. E quel venerdì, prove libere, stava dimostrando che era intenzionato a prendersi il sesto. [...] su quella riga bianca che toglie aderenza alle ruote si spezzò il ginocchio destro, il polso sinistro, la clavicola sinistra. Il dottor Claudio Costa, l’inventore del pronto soccorso del paddock, capì tutto e pianse: quello era l’ultimo incidente per Mick l’australiano, uomo di altezze normali in un mondo di piloti fantini che in dieci anni, in 17 cadute, aveva già lasciato sull’asfalto un omero, una clavicola, il piede sinistro, il polpaccio sinistro, un mignolo. Nel ’92, ad Assen, quando correva e restava dietro a Gardner e Lawson, a Schwantz e Rainey, rischiò l’amputazione della gamba, sempre la stessa, martoriata. Tornò a correre dopo 40 giorni. [...] A Phillip Island aveva vinto il mondiale più bello, l’ultimo, davanti a 150 mila persone. [...]» (Corrado Zunino, ”la Repubblica” 11/12/1999).