25 febbraio 2002
"Il più celebre seduttore del secolo" "Nell’attesa che gli strumenti si accordino, il ”vecchio” ha occupato insensibilmente il centro della scena
"Il più celebre seduttore del secolo" "Nell’attesa che gli strumenti si accordino, il ”vecchio” ha occupato insensibilmente il centro della scena. Le madri, che lo mostrano alle figlie, forse a tratti intravedono, nei suoi gesti e nei suoi sguardi, un fantasma delle seduzioni in uso quando erano giovani; e i mariti lo osservano con ironia, e con un residuo di diffidenza. Più o meno così dovette cominciare la serata. Poi toccò a Mozart, alla sua musica. ”Voglio far il gentiluomo / E non voglio più servir”. ”In Italia seicento e quaranta, / In Lamagna duecento e trentuna, / Cento in Francia, in Turchia novantuna, / Ma in Ispagna son già mille e tre”. Anche a proposito del bibliotecario di Duchkov si era che un tempo si portasse dietro il catalogo delle sue conquiste femminili. ”Vorrei e non vorrei, / Mi trema un poco il cor”, canta intanto Zerlina. Bellissima musica; bellissima serata. E in più, a sigillare la perfezione dell’Evento (oggi si dice così), quell’incredibile invenzione del Caso, o del Destino: la presenza, tra il pubblico, del più celebre seduttore del secolo, Giacomo Casanova" (Giovanni Mariotti). Giovanni Mariotti sul Corriere della Sera del 05/02/02 a pagina 31.