Varie, 25 febbraio 2002
ECEVIT
ECEVIT Bulent Istanbul (Turchia) 28 maggio 1925, 5 novembre 2006. Politico • «Fondatore del Partito della sinistra democratica, controllato da sua moglie Rahsan, fu eletto primo ministro per la prima volta nel 1974, quando ordinò l’invasione di Cipro. Tornato a capo del governo di Ankara nel 1999, incassò il successo politico dell’arresto del leader curdo Abdullah Ocalan. Vanta una reputazione di uomo onesto, ma non è mai stato un grande leader; semmai un ottimo tessitore. «Tre volte è stato primo ministro, tre volte arrestato dai militari. [...] è in realtà un socialdemocratico che negli ultimi tempi si è rivelato molto nazionalista. [...] Fu lui, si ricorda come in un vecchio ritornello quando si parla del suo passato, a ordinare nel ”73 l’intervento militare a Cipro per difendere gli interessi della minoranza minacciata dai greci. Della sinistra gli è rimasto addosso poco. [...] un intellettuale. Ex giornalista, laureato all’Università americana di Istanbul, ha studiato sanscrito a quella di Londra, storia e psicologia a Harvard. è un poeta, e ha tradotto opere di Eliot, Tagore, Ezra Pound e Dylan Thomas» (Marco Ansaldo, ”la Repubblica” 3/12/1998) • «[...] ”ragazzo bruno” [...] era affettuosamente chiamato [...] Cinquant’anni di carriera politica, tutta nel solco del partito del Popolo repubblicano, fondato dal padre della patria, Kemal Ataturk, di cui è stato considerato uno degli eredi. Leader popolare per aver ordinato l’’Operazione di pace” (l’intervento armato a Cipro dopo il colpo di Stato dei nazionalisti greco-ciprioti) nel 1974; e per essere riuscito a far catturare il pericolo pubblico numero uno, il leader curdo capo del Pkk, Abdullah Ocalan; Ecevit era considerato anche il premier più onesto del suo schieramento. [...]» (’Corriere della Sera” 12/11/2006).