Varie, 25 febbraio 2002
ERCOLANI
ERCOLANI Simona Roma 20 ottobre 1963. Giornalista tv. Nota soprattutto come autrice del programma Rai Sfide. sposata col giornalista Fabrizio Rondolino • «[...] un passato da operatrice con la voglia di filmare tutto [...] autrice della miglior trasmissione sportiva [...] Sfide [...] il programma che ha rivoluzionato il modo di raccontare lo sport [...] un coro pressoché unanime di elogi da parte di critici e addetti ai lavori. Da Aldo Grasso al ”Foglio” di Giuliano Ferrara che ne ha fatto una vera e propria celebrazione, fino a Roberto Beccantini, prima firma del giornalismo sportivo, che dalle colonne della ”Stampa” lo ha definito ”... un racconto epico di gesta e uomini che hanno fatto la storia dello sport” [...] Sfide ha incollato al televisore anche chi con il calcio ha poco a che fare, al punto tale da meritarsi il Premio Ennio Flaiano per la migliore trasmissione televisiva del 2001. [...] ”Nel 1991 ero poco più che ventenne. Da tre anni producevo spot pubblicitari e piccoli documentari. Militante del Pci andai con una piccola telecamera al congresso di Rimini, quello che sancì la trasformazione del partito in Pds. In ballo c’era l’approvazione della linea Occhetto. La sua conferma alla segreteria sembrava una formalità, tanto che i giornalisti decisero di abbandonare l’aula in attesa di conoscere l’esito scontato delle votazioni. Qualcosa andò storto, Occhetto non fu confermato e io mi trovai, unica, a documentare il dramma di un leader tradito dai suoi compagni. Quelle immagini, esclusive, hanno fatto la mia fortuna. Iniziai a collaborare con Raitre. Prima Storie Vere poi Chi l’ha visto?, una scuola tosta, quella di Guglielmi, che mi ha insegnato il mestiere. La collaborazione per il programma della Raffai fu notata da Freccero. Passai a Raidue con la possibilità di fare un programma tutto mio, di idearlo. Nacque il rotocalco Passioni. Così ho iniziato a formare il mio gruppo di lavoro, che mi sono portata dietro. Una vera e propria squadra [...] Io sono il centravanti pronto a finalizzare il gioco costruito dai centrocampisti, che a loro volta sono protetti dai difensori. Questo è uno dei motivi del successo di Sfide [...] nacque come rotocalco di costume e società. Dopo un anno la rete mi propose di farne un rotocalco sportivo. Accettai, fu una scommessa. Parlare di sport ma farlo in modo alternativo. Usare un linguaggio chiaro, lontano da ogni tecnicismo. Usare la memoria, ma con metodo, saccheggiando gli archivi, andando a ripescare quel pezzettino, il particolare un po’ nascosto di quel personaggio” [...]» (Alessandro Catapano, ”Capital” agosto 2001) • «[...] Io sono una di sinistra, ho imparato tanto nelle sezioni del Pci. E mi appassiona che tutti i calciatori nascono proletari, con storie di povertà alle spalle. Lì ritrovo delle famiglie che fanno parte della mia giovinezza. troppo facile dire: sono miliardari. Guardiamo anche ai loro familiari, a quanto hanno sofferto. Non siamo in Brasile, ma anche in Italia il calcio è ancora un’occasione di riscatto: insomma, un mondo ”pasoliniano” che mi commuove [...]» (Mario Mangiagalli, ”TvSette” n. 8/2002).