Varie, 25 febbraio 2002
Tags : Roger Etchegaray
Etchegaray Roger
• Bayonne (Francia) 25 settembre 1922. Cardinale. Presidente emerito dei pontifici consigli "Giustizia e Pace" e "Cor Unum" e vicedecano del Sacro Collegio, si ruppe il femore durante l’aggressione al Papa nella notte di Natale 2009 (vedi MAIOLO Susanna) • «[...] cardinale delle mission impossible: a lui sono stati affidati compiti spinosi. Come quando, alla vigilia della guerra in Iraq, nel febbraio del 2003, Papa Wojtyla lo spedì a Baghdad a parlare con Saddam Hussein nel disperato tentativo di farlo dialogare con gli Usa» (F. Gia., "Il Messaggero" 27/12/2009) • «[...] "Era il febbraio del 2003, la guerra sarebbe scoppiata pochi giorni dopo, sembrava ormai scontata, ma Giovanni Paolo II volle a tutti i costi tentare l’impossibile. E io, ubbidendo, partii per Bagdad, nonostante avessi già compiuto 80 anni. Non fu un fallimento, nella vita vale sempre la pena provare, soprattutto se c’è di mezzo la pace". Come quando si recò in Ruanda, nel 1994, a genocidio già cominciato, per cercare di arrestare le violenze fra hutu e tutsi che causarono in poco più di un mese quasi un milione di morti: "È stato il viaggio che più mi ha segnato: mi rendevo conto che potevo fare poco, ma parlai il più possibile con tutti e, vi assicuro, le parole di un uomo di Chiesa possono fare miracoli anche se, magari, gli effetti non si vedono subito". Le "missioni impossibili" non si contano. Etchegaray è stato più volte in Vietnam, Paese che conosce bene, nella Sarajevo devastata dalla guerra dei Balcani, in tantissimi Paesi africani, è stato a colloquio con il comunista Fidel Castro: "È importante dialogare con tutti, favorire un riavvicinamento con chi è lontano: è la missione della Chiesa". [...]» (Roberto Zuccolini, "Corriere della Sera" 30/1/2001).