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 2002  febbraio 25 Lunedì calendario

FERRI

FERRI Irene Roma 29 marzo 1972. Attrice • «[...] una delle poche giovani interpreti di razza in grado di unire alla bella presenza professionalità, personalità e carisma [...] intensa e credibile sia nei ruoli drammatici che in quelli brillanti [...] conduttrice del programma per ragazzi di Raiuno Solletico. Poi [...] c’è stato Milonga di Emidio Greco accanto a Giancarlo Giannini, e un ruolo di rilievo in Giorni dispari, opera prima di Dominick Tambasco, la fiction tivù La strada segreta di Claudio Sestieri [...] Fughe da fermo, film d’esordio dello scrittore Edoardo Nesi [...] Quello che le ragazze non dicono [...] ”[...] una commedia tutta al femminile che carlo Vanzina [...] ha scritto come di consueto con suo fratello Enrico [...]” [...] Cerco lavoro, la serie prodotta da Edwige Fenech per Raiuno e diretta da Anna Di Francisca, Luca Manfredi ed Alberto Simone [...] ”[...] appena finito il liceo volevo assolutamente riuscire a mantenermi da sola. Tra un esame all’altro all’università e qualche lavoretto occasionale, a 20 anni sono stata ammessa ai corsi del Centro Sperimentale di Cinematografia [...] Le selezioni erano molto severe e sono stati due anni davvero faticosi ma molto formativi [...] Subito dopo ho lavorato in qualche pubblicità e nel programma tv per ragazzi A tutto Disney. Così sono arrivati i primi piccoli ruoli [...] c’è stato un momento in cui stavo per gettare la spugna. Cominciavo ad essere molto scettica sul mio futuro. [...] le mie attrici preferite in Italia sono Valeria Bruni Tedeschi e Licia Maglietta. In campo internazionale, amo Elizabeth Shue e Meg Ryan: la prima perché ha acquistato gradualmente un carisma da protagonista, da Ritorno al futuro allo straordinario Via da Las Vegas; l’altra perché non sbaglia un colpo e riesce ad essere insieme seducente e ironica. E mi colpiscono in modo speciale le attrici dei film di Pedro Almodovar, donne autentiche, sensuali, divertite o sofferenti a seconda dei casi, ma sempre al di là di ogni stereotipo» (Fabrizio Corallo, ”Il Venerdì” 10/11/2000).